"Il Comune si occupi di piazza Licini"

BRINDISI – I residenti di piazza Osvaldo Licini, al rione Sant’Elia, sono stanchi di essere trattati come figli di un dio minore. In una lettera recapitata al sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, questi chiedono di poter beneficiare, anche loro, degli interventi di restyling già portati a termine in altre piazze del capoluogo.

“Da tempo – si legge nella missiva, sottoscritta da quasi tutti gli abitanti del posto – chiediamo, inascoltati, che il giardino venga recuperato nella disponibilità degli abitanti, essendo lo stesso del tutto privo di panchine e di camminamenti, che possano consentire l’accesso e la sosta all’interno di esso”.

A causa di questa situazione di degrado, i bambini sono costretti a giocare per strada (a sua volta disseminata di buche e avvallamenti provocati dalle radici degli alberi di pino), con grave pericolo per la loro incolumità. Ma anche gli adulti gradirebbero un luogo di incontro all’aperto.

“Da più di 32 anni – dichiara il signor Gino Petrachi, promotore della petizione – abito in piazza Licini. E in questi 32 anni, gli interventi di riqualificazione della stessa piazza promessi dai vari politici in occasione delle campagne elettorali, non si sono mai concretizzati. Le richieste formulate dai cittadini sono puntualmente cadute nel vuoto”.

“In altri rioni della città (Bozzano, Commenda, Santa Chiara, Paradiso) sono state realizzate opere finalizzate alla rivalutazione e riqualificazione degli spazi aggregativi a disposizione della cittadinanza. Perché gli abitanti di piazza Licini devono essere trattati come cittadini di Serie B?”.

Il signor Petrachi chiede di poter affrontare la questione direttamente con il sindaco Consales, unitamente a una delegazione di residenti. “Perché anche piazza Licini – conclude Petrachi – deve avere pari dignità rispetto alle altre piazze”.