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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro Storico / Viale Regina Margherita

Caliandro scuote i brindisini: "Amate la vostra città, non vendetevi per niente"

Accorato discorso del vescovo di Brindisi davanti a migliaia di persone, durante la festa dedicata ai santi patroni. "La nostra coscienza svegliata diventi vigile per il bene di tutti”

BRINDISI – Non sono parole di circostanza quelle proferite dal vescovo di Brindisi, monsignor Domenico Caliandro, nel corso del consueto discorso ai fedeli tenuto da un palco allestito sul lungomare Regina Margherita, dopo la processione in mare delle state dei santi patroni Lorenzo e Teodoro. Davanti a migliaia di persone, affiancato dal prefetto, dai sub commissari del Comune di Brindisi e dagli esponenti delle forze dell’ordine, Caliandro, con tono risoluto, ha invitato i brindisini a una forte presa di coscienza. Li ha esortati a non farsi manipolare dalla politica, ma anzi a giudicarla con severità, e soprattutto, ad amare la propria città.

Guarda il video della processione e del discorso del vescovo

Nel discorso del vescovo si legge in filigrana un riferimento, implicito, alle vicende avvenute in questi giorni al rione Paradiso, il cui parroco, don Cosimo Zecca, è stato fatto bersaglio di attacchi verbali, anche violenti, per aver osteggiato la manifestazione contro la realizzazione di una fantomatica tendopoli per migranti nei pressi del Cag (ipotesi, fra l’altro, smentita dal commissario prefettizio, Santi Giuffré). Nella parole di Caliandro si legge anche un monito nei confronti dei politicanti che imperversano in città, anteponendo interessi particolari al bene collettivo.

Festa San Teodoro 2017-3

Le parole del vescovo

Perché “la politica – afferma Caliandro - si fa riflettendo”. “Si fa quando noi diventiamo esperti dei problemi della città. I partiti dovrebbero preoccuparsi di darci le indicazioni dei loro progetti e aspettare da noi un giudizio perché noi non siamo sudditi di nessuno. La nostra coscienza – prosegue il vescovo - deve giudicare, perché noi siamo superiori ai partiti. Se noi cresciamo come cittadini, allora la nostra coscienza sarà vigile e nessuno agirà alle nostre spalle”.

La processione in mare e lo spettacolo dei fuochi d'artificio

Qual'è dunque il ruolo della chiesa, secondo Caliandro, in una realtà complessa come quella brindisina? “Il compito della chiesa – afferma il vescovo - non è quello di fare politica, e non la facciamo. Ma il compito della chiesa è di illuminare le coscienze, portare il vangelo nelle coscienze, perché possa diventare più forte la lettura delle vicende di questo mondo, di orientarci con la luce del vangelo”.

Caliandro chiede l’intercessione “dei santi Teodoro e Lorenzo per una città matura, dei cittadini maturi, seri, che non si vendono per niente. Dei cittadini che esigono ciò che è il loro dovuto, ma che sono disposti a dare il loro dovere e la loro responsabilità”. “Preghiamo – afferma ancora il vescovo - che cresca in mezzo a noi la pace, che cresca nel cuore di ciascuno di noi la collaborazione. Allora noi veramente saremo una bella città”.

Festa San Teodoro 2017 2-2

Guarda il video dei fuochi pirotecnici 

Caliandro, con tono accorato, parlando a braccio, rivolge un augurio a Brindisi, una città che ama, in cui si trova da cinque anni e ci resterà per un altro lustro: l’augurio di “lasciare una traccia in questa città”. 

“Come cristiani  dobbiamo metterci insieme per affrontare i problemi della città. Se non la amiamo, non faremo niente. La lasceremo peggio di come l’abbiamo trovata. Amare la città vuol dire impegnarsi. Se amiamo la città, contribuiremo tutti a renderla più bella. Le città vicine che non hanno quello che abbiamo noi diventano altezzose e noi non riusciamo a sorridere. Non riusciamo – conclude Caliandro - a stare di fronte a tutti gli altri. La nostra coscienza svegliata diventi vigile per il bene di tutti”.  

Versante sicurezza

Sul fronte dell’ordine pubblico, gli 80 stewart messi a disposizione dalla ditta di Lequile alla quale, dopo varie vicissitudini burocratiche, è stato affidato il servizio di security, hanno presidiato vari punti del lungomare, delimitato da una recinzione metallica. Per la prima volta nella storia delle festa  patronali la scalinata Virgilio, sempre per ragioni di sicurezza, è rimasta chiusa durante lo spettacolo dei fuochi pirotecnici. Agenti della polizia municipale, poliziotti e carabinieri pattuglieranno le vie del centro fino a notte inoltrata. 

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