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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Il fotovoltaico non è una sfida all'Ok Corral: il Tar congela il regolamento Ferrarese

BRINDISI – Il regolamento sugli impianti fotovoltaici approvato dal consiglio provinciale di Brindisi il 29 novembre 2011, malgrado le Province non abbiano alcuna competenza normativa in materia (la stessa ricade solo in capo allo Stato e alle Regioni), e malgrado per il giorno successivo fosse annunciato il varo del provvedimento della giunta regionale pugliese, non vale al momento un fico secco. Il Tar di Lecce infatti ha depositato stamani un’ordinanza con cui accoglie la richiesta di provvedimento cautelare avanzata dalla società Trade Management Energia Srl, e sospende sino all’esito del giudizio di merito sia la delibera dello stesso consiglio provinciale, la n. 68/16 del 29 novembre 2011, con allegato regolamento, sia la nota dirigenziale n. 12976 del 16 febbraio 2011.

BRINDISI – Il regolamento sugli impianti fotovoltaici approvato dal consiglio provinciale di Brindisi il 29 novembre 2011, malgrado le Province non abbiano alcuna competenza normativa in materia (la stessa ricade solo in capo allo Stato e alle Regioni), e malgrado per il giorno successivo fosse annunciato il varo del provvedimento della giunta regionale pugliese, non vale al momento un fico secco. Il Tar di Lecce infatti ha depositato stamani un’ordinanza con cui accoglie la richiesta di provvedimento cautelare avanzata dalla società Trade Management Energia Srl, e sospende sino all’esito del giudizio di merito sia la delibera dello stesso consiglio provinciale, la n. 68/16 del 29 novembre 2011, con allegato regolamento, sia la nota dirigenziale n. 12976 del 16 febbraio 2011.

La nota è la diretta applicazione “della  determinazione n. 1944 del 24 novembre 2010 (pubblicata per estratto nel Bur Puglia n.184 del 9 dicembre 2010), con la quale il dirigente ad interim del Servizio Ambiente Ecologia e Rifiuti della Provincia di Brindisi ha disposto l'assoggettamento alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto relativo alla realizzazione di n. 4 impianti fotovoltaici, di cui n. 3 nel Comune di San Donaci e n. 1 nel Comune di San Pancrazio Salentino di potenza nominale complessiva pari a circa 39 MW, proposto dalla società ricorrente”. E la determina non fa altro che richiamare il famoso regolamento di cui il presidente Massimo Ferrarese va fiero, e che non ha pensato neppure lontanamente di revocare in autotutela malgrado sulle competenze in materia non vi siano dubbi.

Ma questo regolamento virtuale rischia di costare caro alle casse della Provincia. Infatti se per quanto concerne la sospensiva odierna la prima sezione del Tar di Lecce (Antonio Cavallari presidente, Luigi Viola consigliere e Massimo Santini referendario ed estensore) ha deciso anche la compensazione delle spese di giudizio, non è detto che le aziende che hanno presentato ricorso come Trade Management Energia Srl in una fase successiva non pretendano un risarcimento dei danni. E tra queste, come BrindisiReport.it anticipò alcuni mesi fa, c’è anche Enel Green Power: la società elettrica è contenta di sponsorizzare la New Basket Brindisi, ma in tema di lavoro e produzione non ha alcuna intenzione di accettare supinamente regole del gioco stabilite da un ente che non ne ha i poteri, anche se lo stesso è presieduto dall’attuale patron della squadra, il quale ama ripetere che egli non fa sconti a nessuno, frase coniata quando si è parlato del consiglio comunale straordinario convocato ad Oria per le autorizzazioni ad impianti fotovoltaici in una azienda agricola di suoi parenti.

In attesa delle decisioni dei giudici amministrativi sugli altri ricorsi, e di eventuali impugnazioni da parte della Provincia davanti al Consiglio di Stato, dunque il regolamento è congelato. Dall’ordinanza odierna prende spunto l’opposizione di centrodestra: “In occasione della seduta del Consiglio Provinciale del 29 Novembre 2010 l’opposizione di centrodestra e diversi consiglieri di maggioranza proposero al presidente Ferrarese di non approvare un regolamento per la realizzazione di impianti fotovoltaici che in maniera evidente non rientrava tra le competenze della Provincia ma di realizzare esclusivamente una direttiva finalizzata alla tutela del territorio. Rimanemmo inascoltati, come rimase inascoltata la Regione Puglia che da lì a poche ore avrebbe approvato il regolamento regionale”, ricorda un comunicato del Pdl e Puglia prima di tutto.

“Di fronte all’evidente illegittimità degli atti deliberati dalla maggioranza di centrosinistra”, prosegue la nota, “diversi consiglieri prospettarono che in caso di ricorso amministrativo da parte di aziende del settore rinnovabili avverso a tale regolamento, la Provincia sarebbe stata esposta oltre che ad un’evidente pessima figura, a un rischio concreto di richiesta di danni milionari che potrebbero mettere in ginocchio le casse  dell’Amministrazione Provinciale. Nel giro di poche settimane, peraltro avremo sentenze su ricorsi similari di diverse altre imprese del settore che rischiano di essere una vera e propria Caporetto per il Presidente Ferrarese e la sua Amministrazione”. Ora il centrodestra attende decisioni in merito da parte della maggioranza. Ma con i chiari di luna che illuminano i rapporti interni ai partiti della coalizione che sostiene Ferrare, una soluzione condivisa appare improbabile. A meno che qualcuno non si imponga.

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