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Cronaca

Il geologo? Lo trasformo in impiegato

BRINDISI – Nell’Italia devastata dalle piogge, dalle frane, dalle esondazioni e dai terremoti quale dovrebbe essere la figura professionale di cui un ente locale non potrebbe fare a meno? La risposta è semplice: il geologo. Ma la spending review oltre ad imporre tagli alla spesa – non sempre alle cose inutili purtroppo, come stiamo verificando – talvolta diventa uno strumento per seminare cortine fumogene su operazioni criticabili (se non sono state tagliate anche la democrazia e la libertà di pensiero). Gli enti locali avrebbero sempre più bisogno di approfondire e studiare i propri territori, seguire le modificazioni dei fattori di rischio, e regolare su ciò le scelte urbanistiche ma non solo? Il ricorso alle consulenze esterne continue costerebbe più o meno di un dipendente geologo in organico?

BRINDISI – Nell’Italia devastata dalle piogge, dalle frane, dalle esondazioni e dai terremoti quale dovrebbe essere la figura professionale di cui un ente locale non potrebbe fare a meno? La risposta è semplice: il geologo. Ma la spending review oltre ad imporre tagli alla spesa – non sempre alle cose inutili purtroppo, come stiamo verificando – talvolta diventa uno strumento per seminare cortine fumogene su operazioni criticabili (se non sono state tagliate anche la democrazia e la libertà di pensiero). Gli enti locali avrebbero sempre più bisogno di approfondire e studiare i propri territori, seguire le modificazioni dei fattori di rischio, e regolare su ciò le scelte urbanistiche ma non solo? Il ricorso alle consulenze esterne continue costerebbe più o meno di un dipendente geologo in organico?

Ognuno può farsi un’idea personale, e darsi una risposta. Ecco invece come si sono regolati alla Provincia di Brindisi prima e dopo l’arrivo del commissario Cesare Castelli. Un geologo che ha prestato servizio a tempo indeterminato dal 1998 al 2005, dopo aver vinto una lunga battaglia davanti alla giustizia amministrativa, è stato trasferito come impiegato di concetto alla società in house Santa Teresa. Il concorso con ben 54 candidati  per un posto di geologo alla Provincia di Brindisi, bandito nel 2002, è stato per l’ennesima volta congelato con motivazioni legate alle nuove norme sulla gestione del personale nelle pubbliche amministrazioni (lo stesso per quello di direttore della Biblioteca provinciale, le cui sale di lettura sono chiuse da anni per mancanza di fondi).

In compenso, l’ex presidente Ferrarese prima di andare via perché a suo dire costretto a ciò dalle politiche del governo Monti (ma se si potesse sempre vincere facile, come nella nota pubblicità televisiva, il presidente della provincia lo potremmo fare tutti)  secondo alcuni avrebbe attribuito con decreto 99/2012 la qualifica di dirigente a ben otto funzionari dell’ente che stava per abbandonare. Quanto costerà? Bisogna chiederlo al commissario Castelli, che alla delegazione del Pdl due o tre giorni fa ha detto che stava rifacendo i conti, ma che ci sarebbe uno sforamento di almeno 8 milioni di euro rispetto al prescritto riequilibrio.

A proposito del commissario Castelli, invece, uno dei primissimi atti è stato quello di riconfermare lo staff di Ferrarese incluso l’incarico di direttore generale al segretario generale Giovanni Porcelli, che dovrebbe costare perciò altri 51mila euro all’anno circa oltre i 150mila dell’indennità di segretario. I due mesi (prorogabili) in più concessi allo staff – Antonio Panettella, Cosimo Corante, Francesco Zingarello Pasanisi i quali, a detta della delegazione del Pdl, starebbero usufruendo anche delle ferie pregresse – “per garantire continuità alla gestione amministrativa” di vari settori, costerà al 31 dicembre 2012 qualcosa come 38 mila euro.

Invece il geologo (Tommaso Elia, per fare nome e cognome) deve fare l’impiegato di concetto alla Santa Teresa invece di essere integrato nell’organico come stabilisce una sentenza del Consiglio di Stato, e come ha ricordato in una diffida alla Provincia del 4 aprile scorso, rinnovata il 29 ottobre, il suo avvocato Ernesto Sticchi Damiani, perché quello dice l’esito del concorso bandito 10 anni fa, e quello dice anche il Piano assunzioni del 2010, poi sostituito dalla più recente programmazione triennale del fabbisogno del personale.

In soldoni, la Provincia (oggi il commissario straordinario) cosa decide? Non posso dare corso all’esito dei bandi perché me lo impedisce la spending review intanto intervenuta, quindi il geologo e il direttore della biblioteca me li cerco all’interno delle competenze che offre l’attuale personale in organico. I dubbi: queste competenze ci sono? Perché non si è dato seguito all’esito dei concorsi a suo tempo? E perché, infine, per il geologo e il direttore della biblioteca non ci sono i soldi, ma per lo staff dell’ex presidente Ferrarese e per la qualifica di direttore generale invece sì? Ognuno può farsi un’idea personale, e darsi una risposta (tenendo presente che anche il territorio brindisino presenta numerose criticità idrogeologiche: canali, falesie, alcuni centri urbani, capoluogo incluso).

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