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Cronaca

Il prefetto: “In Consiglio comunale situazione spiacevole da approfondire”

Il massimo rappresentante del Governo riceve le opposizioni dopo che la maggioranza ha abbandonato l'Aula

BRINDISI – E’ arrivato sul tavolo del prefetto il “caso Brindisi” con la maggioranza che questa mattina ha abbandonato l’Aula del Consiglio comunale impedendo alle minoranze di illustrare le mozioni e gli ordini del giorno inseriti nella scaletta dei lavori. Tutto dopo l’invito al “rompete le righe” di Pasquale Luperti, capogruppo dei Coerenti per Brindisi, .

Annunziato Vardé 3-2-2Le opposizioni, dalla destra con Fi alla sinistra con il Pd e quella alternativa di Brindisi Smart, passando per il Movimento 5 stelle e per gli altri “centristi” (altri rispetto ai moderati della sindaca Angela Carluccio) hanno incontrato il massimo rappresentante del Governo sul territorio, Annunziato Vardè (nella foto), per illustrare la cronaca del Consiglio comunale definito di “ordinaria follia” a titolo di premessa e per consegnare il timore che a Brindisi gli spazi e le regole della democrazia siano stati soffocati. Perché secondo i consiglieri di opposizione la conseguenza potrebbe essere una e una soltanto: la fine della democrazia, tanto che più di qualcuno ha persino parlato di “omicidio politico”, di delitto consumato da chi ha vinto le elezioni, sia pure con una percentuale di consensi risicati al ballottaggio del 19 giugno scorso.

E’ stato anche sottolineato che per tre volte alla sindaca Angela Carluccio è stato chiesto di intervenire per richiamare i consiglieri: la prima volta lo ha fatto Mauro D’Attis, poi Riccardo Rossi e ancora Stefano Alparone. Niente. Neanche una parola dalla prima cittadina. Anche lei ha lasciato l’Aula.

“La situazione è spiacevole, sicuramente da approfondire”, ha garantito il prefetto dopo aver ascoltato quanto raccontato dai consiglieri che hanno parlato a turno. Erano assenti, giustificati, Elena Giglio perché al lavoro e Antonio Elefante costretto a casa per la febbre. Quanto ad Antonio Pisanelli, sarebbe già in linea con i moderati. Nei prossimi giorni dovrebbe esserci un incontro con il presidente del Consiglio comunale, Pietro Guadalupi, il quale ha già anticipato che la prossima settimana convocherà la conferenza dei capigruppo per stabilire una nuova data per il ritorno in Assise per riprendere gli argomenti proposti dalle opposizioni.

Nel pomeriggio, alla stessa ora dell’incontro delle minoranze con il prefetto, era prevista la riunione di maggioranza per fare il punto della situazione dopo il nulla di fatto della settimana scorsa: le fibrillazioni restano, per quanto si cerchi di tenere tutto sotto chiave, fra le mura della coalizione, il malumore serpeggia al punto c’è chi sostiene che non ci siano solo i Cor a storcere il naso, ma gli stessi Coerenti che oggi con Luperti hanno fatto la voce grossa mostrando i muscoli dei numeri. Perché si dice che non sia andata giù la correzione della delibera sulla moratoria per il porto, a proposito del passaggio dai 18 ai 36 mesi, ritenuto sintomatico di scarsa attenzione nella composizione degli atti amministrativi e di altrettanto scarsa condivisione con i partner della coalizione. Motivo dell’insofferenza che sin dall’origine è stata mostrata da Impegno sociale, lista che ha deciso di prendere le distanze dalla sindaca.

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