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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Il preside: "Tante bufale, ma fine vicina"

BRINDISI - Il preside Angelo Rampino ne è ancora convinto: «Lo stragista ha le ore contate», e definisce “bufale” le ultime notizie rilanciate da due quotidiani nazionali, secondo i quali l’attentato sarebbe rivolto alla scuola, perché il 28 aprile un uomo, messo alla porta dal dirigente scolastico, avrebbe gridato “Ve la farò pagare”. «Non solo questo episodio non è mai accaduto, ma tutti i dipendenti della scuola smentiscono qualsiasi problematica di questo tipo. E poi il 28 aprile era un sabato, e di sabato vengono a scuola pochissime persone, dunque ricorderemmo un episodio simile e la persona che se ne sarebbe reso protagonista. Ripeto: si tratta di bufale».

BRINDISI - Il preside Angelo Rampino ne è ancora convinto: «Lo stragista ha le ore contate», e definisce “bufale” le ultime notizie rilanciate da due quotidiani nazionali, secondo i quali l’attentato sarebbe rivolto alla scuola, perché il 28 aprile un uomo, messo alla porta dal dirigente scolastico, avrebbe gridato “Ve la farò pagare”. «Non solo questo episodio non è mai accaduto, ma tutti i dipendenti della scuola smentiscono qualsiasi problematica di questo tipo. E poi il 28 aprile era un sabato, e di sabato vengono a scuola pochissime persone, dunque ricorderemmo un episodio simile e la persona che se ne sarebbe reso protagonista. Ripeto: si tratta di bufale».

Perché ha deciso di convocare oggi i giornalisti?

«Per smentire queste bufale e invitare quanti tra voi non lo fanno, a rispettare la vittima e i feriti. Anche perché penso che le fughe di notizie di domenica abbiano già danneggiato le indagini».

Qualcuno ha scritto che una delle piste riconduce alle parentele di qualche ragazza. Che ne pensa?

«Non credo si tratti di questo. Propendo per una cosa più seria. Ma ripeto: bisogna lasciare svolgere agli investigatori il loro lavoro».

Si parla anche di un uomo col computer che sarebbe stato notato di fronte alla scuola.

«So anche questo: alcuni extracomunitari ed un arabo col computer. Ma non voglio parlare delle indagini».

È vero che la scuola è ancora semivuota?

«No, il numero delle presenze sale giorno per giorno. E il ministero ha inviato gli psicologi, per aiutare i nostri studenti a superare il trauma. Una cosa è certa: le scuole devono essere messe in sicurezza. Soprattutto questa, che è a due passi dal tribunale».

Perché ha convocato i genitori di Sabrina Ribezzi?

«Perché è mio dovere restare sempre in contatto con loro, specie in questo momento».

È ancora convinto che l’autore dell’attentato sarà preso?

«Ne sono certo. L’assassino ha le ore contate».

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