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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il reggente del clan camorristico Gionta era sul traghetto Patrasso-Brindisi

BRINDISI - E' finita questa mattina a Brindisi, sul traghetto "Ionian Queen" proveniente da Patrasso, la lunga latitanza della persona considerata il reggente del clan camorristico Gionta, di Torre Annunziata. Umberto Onda di 38 anni stava rientrando in Campania, ed i carabinieri dei reparti investigativi ne erano perfettamente a conoscenza. Qualcuno dei militari si era imbarcato a Patrasso per non perdere di vista neppure un secondo il latitante, inseguito da due ordinanze di custodia cautelare e un ordine di carcerazione per una condanna in primo grado a 17 anni del 2007 (associazione di stampo camorristico, omicidi, rapine, estorsioni), e altre due sempre per 416 bis, droga ed estorsioni.

BRINDISI - E' finita questa mattina a Brindisi, sul traghetto "Ionian Queen" proveniente da Patrasso, la lunga latitanza della persona considerata il reggente del clan camorristico Gionta, di Torre Annunziata. Umberto Onda di 38 anni stava rientrando in Campania, ed i carabinieri dei reparti investigativi ne erano perfettamente a conoscenza.  Qualcuno dei militari si era imbarcato a Patrasso per non perdere di vista neppure un secondo il latitante, inseguito da due ordinanze di custodia cautelare e un ordine di carcerazione per una condanna in primo grado a 17 anni del 2007 (associazione di stampo camorristico, omicidi, rapine, estorsioni), e altre due sempre per 416 bis, droga ed estorsioni.

Per catturare Onda i carabinieri di Torre Annunziata si sono avvalsi, all'arrivo del traghetto, della collaborazione dei colleghi del Reparto operativo provinciale di Brindisi. Per tutta la lunga traversata, però, gli spostamenti di Umberto Onda a bordo del traghetto e poi la sua cabina nel corso della notte, sono stati tenuti sotto controllo dagli investigatori che seguivano il ricercato. E' stato possibile, in tal modo, avere anche la certezza assoluta che una seconda persona stava accompagnando Umberto Onda sin dall'inizio dello spostamento. Si tratta, si è appreso in serata, di una donna. Ma in compagnia di quest'ultima e di Onda c'era anche una coppia di amici dei quali il magistrato competente avrebbe valutato la posizione.

Ma sull'identità della persona fermata assieme al reggente del clan Gionta i carabinieri al momento mantengono il riserbo. Umberto Onda non ha opposto resistenza all'arresto e non risultava armato. Si ritiene che abbia passato una parte della sua latitanza proprio in Grecia, dove esistono tutt'ora importanti enclave malavitose balcaniche legate ai traffici di sigarette e di droga. Quindi la scelta della Grecia da parte di Onda non è stata casuale. Molto probabilmente gli investigatori avevano agganciato da qualche tempo il filo giusto per seguire le mosse del personaggio, riuscendo a individuare il momento per la sua cattura.

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