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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Gambizzazione in via Cellini, carcere confermato per i tre indagati

Il Riesame respinge i ricorsi presentati per Burim Tatani, ritenuto l'autore della sparatoria nel rione Sant'Elia e per i fratelli Mario Salvatore e Gianluca Volpe, complici nel ferimento di Giuseppe Caputo e Cosimo Iurlaro. Quest'ultimo aspetta di essere interrogato dal pm. Per i difensori dubbi sul riconoscimento

BRINDISI – Il ricorso al Tribunale del Riesame non ha portato alla libertà, né all’attenuazione della misura per i tre arrestati per la gambizzazione in via Cellini, rione Sant’Elia: restano in carcere Burim Tatani, 30 anni, di origine albanese, ritenuto esecutore materiale della sparatoria avvenuta il 31 maggio 2016 nel rione Sant’Elia, e i fratelli brindisini Mario Salvatore Volpe, 21, e Gianluca Volpe, 19, considerati complici nel ferimento di Giuseppe Caputo e Cosimo Iurlaro.

TATANI Burim, classe 1986-2I giudici del Tribunale salentino hanno respinto i ricorsi presentati e discussi lo scorso venerdì dai difensori degli indagati, Mauro Durante per Tatani e Cinzia Cavallo per i fratelli Volpe. Sono tutti accusati di lesioni personali. Le motivazioni che hanno portato il Collegio a confermare gli arresti in carcere saranno depositate nei prossimi giorni. I penalisti avevano fatto ricorsi sia per le esigenze cautelari che per i gravi indizi di colpevolezza motivati nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita il 20 dicembre scorso dai carabinieri.

Entrambi i difensori aveva evidenziato dubbi sul riconoscimento dei tre indagati partendo dal contenuto delle intercettazioni ambientali, in ospedale, nella stanza in cui venne ricoverato Iurlaro. Quest’ultimo, nel frattempo finito ai domiciliari nell’inchiesta sull’esplosione dei bancomat in trasferta, ha chiesto di essere sentito dal pubblico ministero Pierpaolo Montinaro e il suo difensore, Daniela d’Amuri, ha presentato istanza il giorno successivo all’esecuzione dei provvedimenti di arresto a carico di Tatani e di Volpe.

Iurlaro sostiene di non aver mai riconoscimento nessuno dei tre, né di aver mai avuto occasione di incontrarli. Per questo intende chiarire quanto affermato nel corso dei due interrogatori resi ai carabinieri, in qualità di persona informata sui fatti, nel periodo della degenza al Perrino, dopo essere stato sottoposto a intervento chirurgico. Quel 31 maggio venne raggiunto da due proiettili e perse molto sangue.

Nella ricostruzione accusatoria, gravi indizi sono anche le immagini registrate da una telecamera trovata dai carabinieri sul balcone di un appartamento di via Cellini. Nessuna collaborazione è stata offerta dai residenti che hanno assistito alla sparatoria, tanto che nell'ordinanza è stata censurata l'omertà.Tatani avrebbe impugnato una pistola calibro 9x 19 che non è mai stata trovata.

VOLPE Salvatore Mario, classe 1995-2VOLPE Gianluca, classe 1997-2Gianluca Volpe avrebbe sferrato un pugno al volto di Iurlaro, mentre Salvatore Mario Volpe sarebbe stato alla guida dello scooter T-Max. Il movente della sparatoria, stando a quanto si legge nell’ordinanza, è da ricondurre a “litigi tra le figlie di Caputo e i fidanzati con ragazzi del rione Sant’Elia”.

I difensori hanno sollevato dubbi anche su questo aspetto, non ritenendo  chiaro il motivo del diverbio, né tanto meno chi fossero questi giovani del quartiere in cui è avvenuta la sparatoria. Non è neppure chiaro se la gambizzazione sia collegata o meno con l’aggressione a colpi di mazza da baseball avvenuta 15 giorni prima, sempre in via Cellini, di cui gli stessi carabinieri hanno appreso dalle conversazioni intercettate. Per quest'episodio non è mai stata sporta denuncia. C'è il racconto di una donna che sostiene di aver visto un ragazzo con la pancia che aveva un bimbo in braccio e che picchiava un altro che sembrava coetaneo.


 


 

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