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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il "San Giorgio" prende a bordo 245 sfollati, tra i quali 121 italiani

MISURATA (Libia) - "Quando è stato chiaro che la nostra era solo una missione umanitaria, di soccorso, non c'è più stato alcun problema: i libici sono stati estremamente collaborativi ed ora a bordo abbiamo 245 persone, di cui 121 italiani, che stiamo riportando a casa". Ha la voce tranquilla e rilassata il capitano di vascello Enrico Giurelli, 47 anni, di Roma. Ha appena completato l'imbarco dei nostri connazionali e di altri cittadini europei ed extraeuropei a bordo della nave della marina militare San Giorgio, di cui è il comandante. Dovrebbe arrivare a Catania domenica mattina.

MISURATA (Libia) - "Quando è stato chiaro che la nostra era solo una missione umanitaria, di soccorso, non c'è più stato alcun problema: i libici sono stati estremamente collaborativi ed ora a bordo abbiamo 245 persone, di cui 121 italiani, che stiamo riportando a casa". Ha la voce tranquilla e rilassata il capitano di vascello Enrico Giurelli, 47 anni, di Roma. Ha appena completato l'imbarco dei nostri connazionali e di altri cittadini europei ed extraeuropei a bordo della nave della marina militare San Giorgio, di cui è il comandante. Dovrebbe arrivare a Catania domenica mattina.

"È andato tutto bene, nessun problema", ripete. "Del resto questa è una delle tipiche missioni per cui è stata concepita una unità da sbarco come la San Giorgio, che è una nave estremamente versatile: a bordo - spiega - abbiamo tre elicotteri e mezzi navali in grado di raggiungere la terraferma e le operazioni di soccorso sono tra quelle per cui tutto l'equipaggio è addestrato!. La nave è salpata martedì da Brindisi alla volta di Misurata dove è giunta "nella prima mattinata di giovedì. Siamo rimasti sempre fuori dalle acque territoriali fino a stamani, quando abbiamo ricevuto l'ok ad entrare nelle acque libiche e, poi, a spingerci nell'avamporto".

Se difficoltà ci sono state, afferma il comandante, "queste sono state legate soprattutto alle condizioni del tempo particolarmente severe, con mare forza 6, pioggia, vento fino a 100 chilometri all'ora". In ogni caso, è andato tutto bene. "Abbiamo messo in mare due 'Gis', così si chiamano i nostri mezzi da sbarco, con a bordo nostro equipaggio e gli uomini del reggimento San Marco. Ciascuno ha la capienza di circa 150 persone. Li abbiamo caricati delle persone che erano state radunate sulla banchine e li abbiamo portati a bordo: un tragitto breve, in tutto dieci minuti". Le persone salvate sono state grate ai militari della Marina. "Sì, ci hanno ringraziato - spiega Giurelli - ma soprattutto hanno mostrato un gran sollievo di fronte alla prospettiva, ormai imminente, di tornare a casa. Sono contenti, direi molto felici".

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