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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

La Curia converte il seminario in residenza per anziani: 50 assunzioni

Dopo il calo delle vocazioni, il palazzo intitolato dieci anni fa a Benedetto XVI sarà ceduto in locazione alla società Antartide srl. Resta il parroco, chiesa sempre aperta al quartiere Santa Chiara, oratorio, campo di calcio e frutteto ceduti gratuitamente al Comune

BRINDISI – Dieci anni dopo l’inaugurazione, il seminario intitolato al Papa, ora emerito, Benedetto XVI sarà convertito in residenza sanitaria per anziani essendo rimasto a corto di vocazioni: la Curia ha deciso di passare il testimone alla società Antartide 2003 srl che promette 50 assunzioni a Brindisi, per la gestione del palazzo costruito in viale Porta Pia su un terreno che la Chiesa acquistò dopo aver venduto quelli ereditati in via Fulvia alla morte di suor Teodorina D’Agnano.

Monsignor Domenico CaliandroI contatti tra la società e l’Arcidiocesi di Brindisi e Ostuni sarebbero arrivati a un passo dalla conclusione, dopo mesi di trattative dopo aver preso atto del fatto che l’immobile da almeno tre anni non è utilizzato. Ci sono solo tre seminaristi che possono essere ospitati nel Palazzo dell’Episcopio. Sull’assenza di vocazioni e sulla conversione della struttura  è stato chiamato ad esprimersi anche il Comune di Brindisi perché la Chiesa si è dichiarata disponibile a cedere - in questo caso gratuitamente - alcune strutture che fanno parte del complesso del seminario, come il campo di calcio, il frutteto, l’oratorio e le stanze del centro di spiritualità, pensando soprattutto agli studenti. Resterà il parroco e la chiesa sarà aperta tutti i giorni.

Il protocollo d’intesa tra le parti, vescovo Domenico Caliandro da un lato, e sindaco pro tempore come rappresentante dell’Amministrazione cittadina dall’altro, dovrebbe essere firmato non appena sarà chiusa la questione politica legata alle dimissioni-non dimissioni rassegnate da Angela Carluccio. Per ora, infatti, non possono essere sottoscritti accordi, poiché si esula dall’ordinaria amministrazione. In ogni caso, non è previsto alcun onere a carico del Comune. Anzi, secondo la Curia, Brindisi avrà ricadute occupazionali tenuto conto dei posti di lavoro conseguenti alla conversione in termini di destinazione dell’immobile. Dovrebbero essere 50. Cinquanta persone da inserire nella struttura per la gestione della residenza sanitaria per anziani.

Diverso, invece, il rapporto tra l’Arcidiocesi e la società Antartide che sarebbe in via di conclusione e si configura come un accordo economico a tutti gli effetti, posto che il seminario sarà ceduto in locazione. La Chiesa brindisina, quindi, incasserà un affitto destinato a coprire i costi di manutenzione della palazzina sulla cui costruzione già all’epoca più di qualcuno nutrì dubbi dopo aver visto il progetto. Grande. Troppo per la comunità locale, costretta ad oggi a fare i conti con un calo delle vocazioni e spese notevoli per il mantenimento dell’immobile. Imu compresa. Perché non bisogna dimenticare che il Comune di Brindisi negli ultimi anni ha avviato accertamenti sulle proprietà della Curia chiedendo il pagamento delle imposte corrispondenti.

L’arcidiocesi, alla fine, ha dovuto ammettere l’errore di valutazione dopo aver ottenuto il via libera della Santa sede che autorizzò l’investimento “con l’intento di restituire a Brindisi un luogo irradiatore di spiritualità e cultura cristiana”, come chiesto dal vescovo di allora. Da tre anni l’immobile non è utilizzato. Di recente c’è stata la disposizione di Papa Francesco secondo cui bisogna dismettere tutti gli immobili non utilizzati per devolvere ad attività sociali il corrispettivo ricavato. Il seminario vuoto rientra nella casistica.

C’è chi parla di maledizione di suor Teodorina riaprendo la ferita legata alle ultime volontà della religiosa perché nel testamento venivano lasciati alla Chiesa i terreni di via Fulvia per costruire un monastero o un centro di spiritualità. Come ha ricordato di recente Vittorio Bruno Stamerra in un articolo pubblicato su BrindisiReport, l’Arcidiocesi decise di costruire in viale Porta Pia, rione Santa Chiara, sia perché lo spazio in via Fulvia non era sufficiente, sia perché il piano regolatore del Comune prevedeva che in quella zona fosse lasciato come zona a verde almeno la metà del terreno. In via Fulvia i terreni furono ceduti a un privato che ha costruito appartamenti. E adesso in via Porta Pia, arriva la residenza sanitaria per anziani. Cosa diversa rispetto alle ultime volontà della suora. Maledizione, si dirà. Di certo del seminario non resterà niente, se non un ricordo.

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