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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Il servizio non c'è, il Comune paga

BRINDISI - Doveva essere un servizio per la comunità, di fatto è solo uno dei mille rivoli in cui si sperpera danaro pubblico dal momento che non è mai entrato in funzione se non per qualche settimana in via sperimentale dal 6 al 31 maggio. Storia dell'Ecobach, acronimo di Bus ecologico a chiamata, un progetto che aveva come obiettivo quello di migliorare il servizio di trasporto pubblico nel centro storico di Brindisi, accorciando i tempi di attesa, la percorrenza e rendendo quasi nullo l’impatto ambientale.

BRINDISI - Doveva essere un servizio per la comunità, di fatto è solo uno dei mille rivoli in cui si sperpera danaro pubblico dal momento che non è mai entrato in funzione se non per qualche settimana in via sperimentale dal 6 al 31 maggio. Storia dell'Ecobach, acronimo di Bus ecologico a chiamata, un progetto che aveva come obiettivo quello di migliorare il servizio di trasporto pubblico nel centro storico di Brindisi, accorciando i tempi di attesa, la percorrenza e rendendo quasi nullo l’impatto ambientale.

Un progetto avanzato, elaborato dal Cetma, per il quale il Comune di Brindisi continua a sborsare fior di quattrini al vento perchè il servizio che avrebbe dovuto - e poteva farlo - la mobilità urbana è di fatto inesistente. A far notare l'enorme esborso di danaro pubblico in maniera ingiustificata è l'ex consigliere comunale del Pd Enzo Albano, che chiama in causa il commissario prefettizio Bruno Pezzuto per trovare la soluzione ad una vicenda che lascia configurare il rischio di un danno erariale per il quale la Corte dei Conti potrebbe intervenire sul Comune.

La partecipazione al progetto Ecobach fu formalizzata nel 2001, e il finanziamento concesso fu di 836.660,18 euro, dei quali 694.427,94 euro a carico della Comunità Europea e dello Stato e 142.232,23 euro a carico del Comune di Brindisi. Solo per il 2011 – lo attestano otto determine dirigenziali del settore Lavori Pubblici (numeri 16, 107, 135, 214, 260, 424 e 457) sono state liquidate le fatture emesse da una società di servizi di telefonia e trasmissione dati, per complessivi 30.500,36 euro, che trovano giustificazione “nell’ambito del progetto Ecobach” che è fermo da anni al palo, malgrado su una serie di bus Stp fossero stati installati accanto al posto di guida le consiolle dei computer per indirizzare il mezzo sul percorso dove vi era maggiore richiesta, in base alle chiamate attivate dai passeggeri in attesa.

Quanto è costato fino ad oggi questo servizio fantasma chiede Albano al commissario? La storia non è finita qui, almeno al momento dato che l’amministrazione comunale dopo aver sottoscritto un contratto nel settembre 2006 e poi prorogato alla sua scadenza nel marzo 2010, una prima volta per 3 mesi e, in un secondo tempo, illimitatamente, fino all’esperimento della gara a procedura aperta per l’affidamento di tutti i servizi di telefonia e di connettività IP. Una proroga che allo stato attuale misura 18 mesi, con notevoli possibilità di ulteriore incremento. “Un comportamento - conclude Albano - che non costituisce poi una novità per l’Amministrazione Comunale di Brindisi” ma per quanto tempo ancora il Comune dovrà spendere inutilmente danaro pubblico? E soprattutto, perchè nel 2010 è stata firmata una proroga se il servizio non funziona?

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