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Cronaca

Il sottosegretario a Brindisi: "La Base della Marina ritroverà la sua autonomia"

Il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, ha incontrato stamani i sindacati presso il castello Svevo, affrontando il tema riguardante il declassamento della stazione navale di Brindisi

BRINDISI – “I 21 milioni promessi sono al sicuro, devono trovare la legge giusta”. Il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, ha assicurato “l’impegno del governo per far sì che la base della Marina Militare di Brindisi nel 2018 ritrovi la sua autonomia” nel corso di un incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali svoltosi stamani (23 giugno) presso il Castello Svevo, sede del presidio militare di Brindisi.

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Il sottosegretario, in presenza anche delle massime autorità militari locali, ha cercato di rassicurare i sindacati, dopo che questi avevano definito “interlocutorio” un incontro sul futuro della base svoltosi pochi giorni fa con i comandanti della stessa base e della Brigata Marina San Marco. Va ricordato che la stazione navale di Brindisi, a seguito del declassamento stabilito dal ministero, non è più stazione appaltante. La richiesta dei sindacati è quindi che la base riacquisisca dal 2018, come assicurato a più riprese dai Vertici della Marina Militare, l’autonomia contabile ed amministrativa.

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Su questo punto, le dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario alla stampa dopo il confronto con i sindacati sono state rassicuranti. “Il governo – dichiara Rossi – si è posto in termini generali due tipi di priorità: una è quella di carattere operativo, perché se le forze armate non esprimono operatività non avrebbero ragione di essere; la seconda è la realtà in cui i vari assetti delle forze armate si collocano ed è evidente che ci sono delle realtà in cui questi rappresentano una forma di indotto notevole per la realtà che li circonda”.

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“Brindisi – prosegue il sottosegretario - è una di queste. Stiamo investendo su Brindisi come individuato anche dal comandante nel corso di un apposito briefing e continueremo a investire perché qui c’è una realtà a noi molto cara che coniuga l’operatività della Brigata Marina San Marco e del bacino di capacità delle truppe anfibie, con una capacità notevole da un punto di vista tecnico logistico”.

Nel rimarcare come a Brindisi si siano fatti “notevoli sforzi rispetto alla manutenzione delle navi”, Rossi assicura che “Il polo brindisino conserverà la sua attuale validità”. Quella del declassamento “è una situazione di carattere temporaneo – conclude Rossi - per rispondere a delle normative di carattere generale. La Difesa sta attuando le varianti organizzative e funzionali necessarie in maniera tale che nel 2018 possa Brindisi riprendere la sua autonomia”.

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