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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Mesagne

Impara sul web, poi botto sul balcone

MESAGNE – Non aveva alcuna intenzione di delinquere, ma aveva solo una attrazione pericolosa per gli esplosivi. Internet è un mondo pieno di insidie, la raccomandazione ai genitori di interessarsi a ciò che i figli seguono sul web spesso cade nel vuoto. Le conseguenze possono essere gravi.

MESAGNE – Non aveva alcuna intenzione di delinquere, ma aveva solo una attrazione pericolosa per gli esplosivi. Internet è un mondo pieno di insidie, la raccomandazione ai genitori di interessarsi a ciò che i figli seguono sul web spesso cade nel vuoto. Le conseguenze possono essere gravi. Perché domenica sera a Mesagne, se solo la miscela esplodente preparata da E.S. di 16 anni sul balcone dell’abitazione di famiglia in via Bruno Buozzi, fosse stata anche di poco più potente, il ragazzo non avrebbe potuto raccontarla.

I vicini di casa sono stati strappati alle sedie ed ai divani da un boato che ha fatto tremare i vetri delle abitazioni più vicine a quella del ragazzo. Un’esplosione avvenuta all’aperto, senza alcuna compressione della miscela. Tutto si è risolto con una parte della pavimentazione del balcone danneggiata, il muro annerito dalla fiammata. Il minorenne si era defilato, per fortuna, e non pensava di aver creato una potenza di scoppio tale. Pensava a qualcosa di più modesto, che comunque (per fortuna) non ha fatto detonare in casa ma sul balcone.

Quando sul posto, attorno alle 20, è arrivata una volante del commissariato locale, i poliziotti si sono trovati di fronte ad una piccola folla che indicava un ragazzo (S.E., appunto) come responsabile del boato che aveva fatto correre tutti in strada. Il sedicenne non è stato reticente, tutt’altro: si è avvicinato agli agenti ed ha raccontato tutto. Aveva trovato sul web le istruzioni per confezionare esplosivi, aveva voluto provare a fare qualcosa anche lui, andando a procurarsi gli ingredienti che sono di libera vendita, come acetone, nitroglicerina, carbonio puro.

A quel punto, la pattuglia ha chiesto l’intervento di un artificiere della Polizia di Stato, che è giunto subito sul posto. L’ispettore Giuseppe Radaelli ha intanto isolato la zona a rischio, poi ha raccolto i residui dell’esplosione di poco prima, ed infine ha trovato e sequestrato circa 700 grammi ancora non utilizzate per preparare miscele esplosive. La nitro rimasta, l’artificiere ha dovuto farla brillare subito in un terreno vicino: come è noto, si tratta di una sostanza molto instabile e sensibile agli urti ed agli sbalzi di calore.

Malgrado S.E. non avesse alcuna intenzione di diventare un apprendista Unabomber , il commissariato di Mesagne lo ha segnalato per i reati di detenzione di materiale esplodente, fabbricazione e brillamento di esplosivo alla procura presso il Tribunale dei Minori di Lecce. Sarà il pm competente a disporre le misure necessarie per capire come il ragazzo sia stato attratto dal fascino estremamente rischioso degli esplosivi, quali siti internet abbia frequentato, se la sua passione fosse condivisa con altri ragazzi, e soprattutto per distoglierlo definitivamente da certi hobby.

 

 

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