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Cronaca San Vito dei Normanni

In auto con un 14enne: assolto un pensionato accusato di violenza sessuale

Si è concluso con una sentenza di assoluzione un processo a carico di un pensionato di San Vito dei Normanni che nel novembre del 2012 fu arrestato in flagranza di reato

SAN VITO DEI NORMANNI – Si è concluso con una sentenza di assoluzione un processo a carico di un pensionato di San Vito dei Normanni che nel novembre del 2012 fu arrestato in flagranza di reato con l’accusa di essersi appartato insieme a un 14enne nella sua Opel Corsa, dandogli una somma di denaro in cambio di una prestazione sessuale.

Ma il gup del tribunale di Brindisi Maurizio Saso oggi (10 maggio) ha stabilito che alcuna violenza sessuale venne consumata all’interno di quell’abitacolo. Il 68enne Tommaso Prete, conosciuto a San Vito dei Normanni per il suo impegno a sostegno dei giovani che versano in situazioni di disagio sociale, è stato assolto con formula piena: perché il fatto non sussiste. Il processo è stato celebrato con la formula del rito abbreviato.

Nel corso dell’udienza svoltasi stamani, il pm Daniela Iolanda Chimienti aveva chiesto una condanna a 5 anni di reclusione. L’arringa dell’avvocato di Prete, Vito Epifani, è durata quattro ore. Il difensore ha smontato il teorema accusatorio, dimostrando l’innocenza del suo assistito.

I fatti, dunque, risalgono alla sera del 3 novembre 2012. Prete, che per anni ha lavorato presso un centro di aggregazione sociale del posto, si trovava a bordo della sua Opel Corsa insieme a un 14enne, in una strada periferica situata in contrada Usciglio. Una pattuglia di carabinieri si fermò per sottoporre l’auto a un controllo.

Secondo l’accusa, il pensionato aveva dato 5 euro all’adolescente, conosciuto proprio nel centro di aggregazione giovanile, in cambio di prestazioni sessuali. Gli investigatori sostennero che episodi analoghi si erano verificati già altre volte in passato. Il pensionato, ex operaio, venne condotto in carcere, dove vi rimase per un mese. Poi trascorse altri otto mesi in regime di domiciliari, prima di ottenere la libertà.

L’avvocato Epifani nel corso del procedimento ha però dimostrato che le infamanti accuse mosse al sanvitese erano del tutto infondate. Prete e il minorenne stavano semplicemente ascoltando della musica, a bordo dell’auto. I carabinieri, con il loro intervento, non interruppero alcuna azione delittuosa. 

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