Tari in scadenza a fine mese: 30mila cartelle da ancora da recapitare
Al 20 dicembre 2015, quando sono rimasti ormai pochissimi giorni utili per il pagamento della tassa, la gran parte dei circa 30.000 utenti brindisini non hanno ancora ricevuto i relativi avvisi di pagamento
BRINDISI - Probabilmente per rendere meno evidente e doloroso il considerevole aumento della tassa sui rifiuti approvato dal consiglio comunale, è stato deciso di suddividere il saldo relativo all’anno 2015, in due rate, da pagare entro il 31 dicembre e il 28 febbraio 2016. Al 20 dicembre 2015, quando sono rimasti ormai pochissimi giorni utili per il pagamento della tassa, la gran parte dei circa 30.000 utenti brindisini non hanno ancora ricevuto i relativi avvisi di pagamento.
Molti temendo le eventuali conseguenze sanzionatorie o i fastidi che possano derivare dal ritardato pagamento della rata, nelle scorse settimane hanno chiesto notizie al riguardo, ricevendo rassicurazioni sulla tempestiva spedizione degli avvisi di pagamento, che si sono rilevate inconsistenti.
Considerato che la Tari è una tassa che viene fissata annualmente e che non si paga in autoliquidazione, credo sia opportuno, per non esporre i cittadini al disagio della probabile calca presso gli uffici postali e le banche per effettuare il pagamento della tassa nei termini, differire adeguatamente ( non inferiore comunque a 30 giorni) la data di pagamento della rata di dicembre e di quella successiva, nel rispetto comunque della cadenza bimestrale prevista.
Quantomeno per restituire tranquillità ai nostri concittadini, permettendo loro di assolvere a questo impegno, per non aggiungere al grave disagio economico, quello psicofisico. Ma sarebbe necessario l’intervento dell’amministrazione comunale anche per accertare i motivi del ritardo maturato nella spedizione degli avvisi da parte del concessionario e la loro effettiva spedizione, anche per evitare di scaricare sempre sui cittadini gli effetti delle inefficienze altrui.