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Cronaca San Pietro Vernotico

"In Puglia ci sono ancora 6 discariche abusive pericolose": una è nel Brindisino

In Puglia ci sono ancora 6 discariche abusive che mettono a rischio la salute umana e per le quali vengono pagate multe salatissime

SAN PIETRO VERNOTICO – “In Puglia ci sono ancora 6 discariche abusive che mettono a rischio la salute umana e per le quali vengono pagate multe salatissime”. Una di queste si trova a San Pietro Vernotico, si tratta della discarica sita in località Marciadare. A renderlo noto l’eurodeputato M5S Piernicola pedicini, coordinatore per il suo gruppo nella Commissione Ambiente e Sanità. Va precisato che l’ultima determina che riguarda la discarica di Marciadare risale al 21 giugno del 2017 e ha per oggetto "Progetto definitivo-esecutivo di messa in sicurezza permanente della ex discarica comunale Rsu sita in località Marciadare-liquidazione specifica acconto per redazione progetto e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione".

“Dagli ultimi dati ufficiali acquisiti presso la Commissione Ue, aggiornati a dicembre 2017, in Puglia ci sono ancora 6 discariche abusive da bonificare o da chiudere in riferimento alla sentenza C-196/13 sancita dalla Corte di giustizia europea a dicembre 2014”, scrive Pedicini. “Per queste discariche, che costituiscono un grave rischio per la salute umana e l'ambiente, l'Italia, la Puglia e di conseguenza i cittadini, stanno pagando vari milioni di euro di multa considerato che vengono conteggiati 200mila euro di sanzioni ogni sei mesi per le discariche non contenenti rifiuti pericolosi e 400mila euro ogni sei mesi per le discariche con rifiuti pericolosi”. Gli altri comuni coinvolti sono: Ascoli Satriano (Mezzana La Terra), Lesina (Pontone-Coppa Faccio Olive), Binetto (Pezze di Campo), Sannicandro di Bari (Pesco Rosso” e Santeramo in Colle (Monte Freddo).

Due anni fa sull'argomento intervenne il consigliere regionale M5S Gianluca Bozzetti

"L'emergenza discariche abusive in Puglia continua ad essere preoccupante e inaccettabile – commenta Pedicini – è assurdo che a quattro anni dalla sentenza della Corte di giustizia e dopo il continuo pagamento di multe milionarie alla Ue, in Puglia ci siano ancora 6 discariche da regolarizzare. Se siamo a questo punto, non possiamo non denunciare i ritardi e le incapacità nell'affrontare l'emergenza da parte del governo nazionale e della Regione Puglia”.

“Fermo restando che a marzo 2017 il governo Gentiloni ha nominato il generale dei carabinieri Giuseppe Vadalà, commissario straordinario per realizzare gli interventi di messa in sicurezza e di messa a norma delle discariche abusive, sono gravi le responsabilità politiche che si sono susseguite nel corso degli anni. In particolare, perché le procedure sanzionatorie della Ue sono più di una e poi perché per decenni il tema discariche abusive e gestione dei rifiuti nelle regioni del Sud è stato ignorato, mal gestito e troppo spesso lasciato nelle mani della malavita e dei faccendieri politici e imprenditoriali che hanno fatto affari e traffici sporchi sulla pelle dei cittadini".

Con la determina del 21 giugno è stato approvato e liquidato in acconto la fattura di una società milanese che si è occupata della redazione del progetto definitivo/esecutivo per la messa in sicurezza della discarica dell’importo di circa 100mila euro. Nella determina che ripercorre le fasi che riguardato la bonifica della discarica a partire dal 2007, si legge che l’intervento è stato finanziato con delibera di giunta regionale n. 1719/2011 per un importo complessivo pari a 1.714.000 euro di cui 238mila per la prima fase di caratterizzazione di 1.476mila per la seconda fase di bonifica e che la somma è adeguatamente prevista nel bilancio corrente. Ma di inizio lavori non ne ne parla. 

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