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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

In scooter non si fermano all'alt: inseguiti, presi e arrestati due giovani

A Brindisi due ragazzi in sella a un Piaggio Liberty hanno forzato un posto di blocco degli agenti della Nibbio in via Sant'Angelo, hanno proseguito per via Gioberti dove hanno lasciato il mezzo nel tentativo di proseguire a piedi. Uno poliziotto è rimasto ferito. Recuperato un involucro contenente sostanza stupefacente

BRINDISI - Due ragazzi in sella a uno scooter Piaggio contraffatto non si sono fermati all'Alt intimato dagli agenti della Nibbio, i motociclisti della sezione Volanti di Brindisi, e hanno tentato la fuga a piedi dopo aver raggiunto la zona del canale Patri, ma sono stati inseguiti, fermati e arrestati con l'accusa di resistenza attiva a pubblico ufficiale, detenzione a fine di spaccio di sostanza stupefacente, riciclaggio.  

I due durante la fuga hanno tentato di disfarsi di un involucro contenente diverse dosi di hashish. Perquisiti, sono stati trovati in possesso anche di circa euro 1.200 in banconote e monete di vario taglio. 

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I "falchi" della polizia erano in servizio in via Sant'Angelo e nei pressi del distributore di benzina Ip, attorno alle ore 19,30 di oggi (5 giugno) hanno intercettato lo scooter, modello Liberty, con i due giovani a bordo. Hanno intimato l'Alt, facendo segno al conducente di fermarsi, ma niente. Hanno proseguito imboccando una traversa di via Sant'Angelo sino ad arrivare in via Gioberti e qui hanno abbandonato il motociclo e lanciato per terra un casco e hanno tentato la fuga a piedi, forse pensando di riuscire a raggiungere il canale.

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Gli agenti li hanno inseguiti e hanno chiesto rinforzi. Nel giro di qualche minuto, i due ragazzi sono stati fermati per essere condotti in questura Nell fasi concitate dell'inseguimento uno degli agenti è caduto per terra riportando delle escoriazioni alle braccia. Il personale del 118 si è recato sul posto per prestargli le cure del caso. Droga, soldi e scooter sono stati sequestrati.

I residenti di via Gioberti e delle vie limitrofe sono scesi in steada manifestanto tutto il loro malcontento per i comportamenti molesti di alcuni gruppetti di ragazzini che nelle ore serali "si impadroniscono" della zona, disturbando i cittadini con schiamazzi, parolacce e scorribande in moto.

Fondamentale, su questo fronte, è l'azione di prevenzione dei motociclisti della polizia. Con l'inseguimento odierno, infati, salgono a sei, dallo scorso 20 aprile, i motociclisti fermati dalla Nibbio per non essersi fermati all'alt. Un inseguimento nel traffico cittadino non è uno scherzo. Sono elevatissimi, infatti, i pericoli per l'incolumità degli stessi poliziotti, dei fuggitivi e di semplici cittadini estranei ai fatti. 

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