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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Inaugurato il monumento in memoria degli eroici paracadutisti polacchi

Presso il Distaccamento Aeroportuale dell’A.M. di Brindisi, è stato inaugurato e benedetto, il monumento dedicato ai Corpi Speciali polacchi che da Brindisi fornirono un valido supporto alla resistenza polacca contro il nazismo

BRINDISI - A settant’anni  dalla fine della seconda Guerra Mondiale,  un monumento rievocativo, dono  della Foundation of Unseen and Silent Home Army Parachutists, è stato  inaugurato nel corso di una cerimonia presso il Distaccamento Aeroportuale dell’Aeronautica Militare di Brindisi,  per ricordare i “Cichociemni” gli agenti paracadutisti del corpo speciale nazionale polacco,  addestrati ad operare – nel silenzio e al buio - nelle condizioni più estreme e svantaggiose, caduti durante la 2^ guerra mondiale. 

Da “Campo Casale”, così veniva denominata la “base aerea di Brindisi” – ora sede del Distaccamento Aeroportuale  –, unica in territorio italiano ad ospitare le forze polacche, dal novembre del 1943 e sino alla fine dello stesso anno, i “Cichociemni”, hanno contribuito con azioni multiple, ad approvvigionare e sostenere l’esercito di liberazione nazionale polacco nella guerra contro il nazismo.

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Alla celebrazione commemorativa, organizzata con il sostegno dell’A.M.,   presieduta dal Comandante del Distaccamento Aeroportuale, Colonnello Gioacchino Cassarà, hanno preso parte il Comandante del Gruppo Mobile Operativo di Reazione (GROM), erede dei leggendari” Cichociemni”, Colonnello Robert KopackI, e il Sig.   Bodgan   Rowinski , Presidente della “Foundation of  Unseen  and  Silent Home Army Parachutist”.  

La cerimonia ha visto, inoltre, la partecipazione di una folta rappresentanza di cittadini polacchi, giunti per l’evento dalla Polonia e delle massime autorità civili, religiose e militari della città Capoluogo e con i loro Labari, i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Brindisi.

Sulla lapide marmorea inaugurata, sono incise un’aquila che tiene tra gli artigli una corona che circonda il simbolo del movimento di resistenza polacca, emblema dei “Cichociemni” e un toccante testo trilingue (polacco, inglese e italiano), che riporta testualmente: 

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“Combatti per la libertà del tuo paese o Muori -  In memoria dei paracadutisti delle forze armata polacche “Cichociemmi”, “invisibili e Silenziosi” partiti nel 1944 dalla base militare di Brindisi e paracadutati nel loro paese per lottare per la liberta della Polonia occupata e degli aviatori polacchi e degli alleati che hanno soccorso i paesi occupati d’Europa nella lotta per la libertà”.

Dopo lo scoprimento del monumento, il taglio del nastro secondo il cerimoniale polacco e la rituale benedizione da parte del Cappellano della Brigata Marina San Marco, Don Fabio Ragusa, il Colonnello Cassarà, ed una rappresentanza dei reduci, effettuata "la resa degli onori" da parte di un Picchetto schierato per l'occasione, hanno deposto alcuni omaggi floreali sul cenotafio svelato a ricordo del sacrificio degli eroici polacchi

Le Autorità polacche intervenute, dopo aver ringraziato l'A.M. per avere reso possibile la celebrazione odierna, hanno ricordato l'eroismo dei paracadutisti e degli aviatori polacchi e alleati, le atrocità degli attacchi nazisti e l'eroica resistenza del popolo polacco per conquistare la libertà. 

 Al termine del suo discorso il Sig. Bodgan Rowinski, da dato lettura dell’indirizzo di saluto e ringraziamento  inviato da S.E.  l’Ambasciatore della Repubblica di Polonia in Roma,  S.E. Tomasz Orłowski.

A conclusione degli interventi, ha preso la parola il Colonnello Cassarà, massima autorità A.M. intervenuta, che dopo aver portato il saluto dell’A.M. ha poi proseguito: "con la celebrazione commemorativa di oggi si vuole rendere un omaggio alla memoria dei paracadutisti polacchi caduti durante la 2^ Guerra Mondiale che, con la loro esperienza ed il loro metodo di addestramento coniugati con la più alta espressione di valori quali l’onore, il sacrificio, l’amor patrio, li rende a tutt’oggi esempio di riferimento, per chi intende percorrere la strada del servizio alla ragione suprema della propria bandiera, nell’obbedienza e nel rispetto, in silenzio e senza farsi vedere.  Questi alti valori sono i valori dei veri militari, che, in virtù del giuramento prestato, senza risparmio di energie fisiche, morali e intellettuali affrontano, se necessario, anche il rischio di sacrificare la vita. Per ciò siamo orgogliosi di ospitare questa cerimonia, la quale, viepiù, rinfranca e consolida quella fraterna stima tra il popolo italiano e quello polacco che già si manifesta, giornalmente, nelle istituzioni Europee e nella NATO”.

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