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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Mesagne

Incendi notturni, c'è già un indagato

MESAGNE –Un episodio dei tanti che nelle ultime settimane ha rinchiuso la tranquillità in un pugno. Un ennesimo incendio di auto che però questa volta porta nome e cognome. Angelo Calia, di 26 anni del posto, è stato scoperto dalla polizia di Mesagne, quale autore dell’incendio doloso di una Fiat Tipo, rubata poco prima, lo scorso 30 aprile in via Federico II Svevo. Grazie alle telecamere sulla stessa via, l’uomo è stato riconosciuto perché già nelle liste degli investigatori per altri reati.

MESAGNE –Un episodio dei tanti che nelle ultime settimane ha rinchiuso la tranquillità in un pugno. Un ennesimo incendio di auto che però questa volta porta nome e cognome. Angelo Calia, di 26 anni del posto, è stato scoperto dalla polizia di Mesagne, quale autore dell’incendio doloso di una Fiat Tipo, rubata poco prima, lo scorso 30 aprile in via Federico II Svevo. Grazie alle telecamere sulla stessa via, l’uomo è stato riconosciuto perché già nelle liste degli investigatori per altri reati.

La notte del 30 aprile scorso, gli abitanti di via Federico II Svevo, chiamarono la polizia e i vigili del fuoco per le alte fiamme che si levavano da un’auto. Nello stesso incendio, le fiamme intaccarono altre due autovetture che erano parcheggiate vicino alla Fiat tipo: una Ford Ka e una Fiat Stilo. Il fatto, in via ipotetica, fu associato alla persona di Luigi Devicienti, imprenditore e persona già più volte presa di mira dalla criminalità organizzata locale con attentati, e che abita proprio sulla stessa via dove quella notte fu appiccato il fuoco.

Ma grazie  alle tempestive indagini  da parte dei poliziotti del commissariato di Mesagne, si è potuto risalire all’autore dell’incendio. Tutto questo, grazie a due telecamere, che sono posizionate su via Federico II Svevo. Entrambi i filmati, fanno capire chiaramente tutta la scena. Un uomo a piedi, spinge la Fiat Tipo (molto probabilmente rimasta senza benzina) – la stessa che successivamente è stato poi accertato essere rubata ad un pensionato di Mesagne in via Molise – per qualche metro per poi farla fermare, parcheggiandola, tra la Fiat Stilo e la Ford Ka.

Si nota benissimo, attraverso i filmati, che l’uomo all’interno dell’auto vi getta qualcosa (tipo stoffe e similari) e vi dà fuoco. Poi si allontana dall’altra parte della strada. Pochissimi istanti e la tappezzeria della Tipo s’incendia. L’uomo ritorna ancora vicino all’auto interessata dalla fiamme, controlla che tutto stia andando per il meglio, e si allontana nuovamente.

Poco dopo, l’uomo decide di andare via (si nota anche uno stato di ebbrezza alcolica o da droghe, si suppone, perché il soggetto barcolla mentre cammina) e passa proprio sotto la telecamera puntata verso la Fiat Tipo. Da qui è stato poi semplice associare il volto al nome e cognome di Angelo Calia, pregiudicato mesagnese di 26 anni, ben conosciuto dalle forze dell’ordine, legato agli ambienti dello spaccio e sostanze stupefacenti. Che sarà denunciato all’Autorità giudiziaria competente.

Va ricordato che il 26 luglio scorso. Dopo un incendio sempre in via Federico II Svevo, che interessò la porta d’ingresso dell’abitazione di Devicienti, proprio sulla base di registrazioni delle telecamere di sorveglianza fu possibile identificare e denunciare gli autori, e tra questi quel Danilo Calò di 24 anni attualmente sotto custodia della Direzione distrettuale antimafia, dopo l’abbandono del clan cui apparteneva e forze anche catalizzatore involontario dell’ondata di attentati di queste settimane, cui il racket è stato costretto per non perdere la presa.

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