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Cronaca

Incendio al parco Tir, Authority e Capitaneria dicono che il porto è sicuro

"Non c'è mai stato un pericolo effettivo per il porto e per la città. I dispositivi di sicurezza si sono attivati immediatamente. L'incendio è rimasto circoscritto a quattro trailer e a un Tir". Il segretario generale dell'Autorità portuale, l'ammiraglio Salvatore Giuffrè, ha convocato stamani una conferenza stampa sull'incendio nell'area di sosta dei Tir

BRINDISI – “Non c’è mai stato un pericolo effettivo per il porto e per la città. I dispositivi di sicurezza si sono attivati immediatamente. L’incendio è rimasto circoscritto a quattro trailer e a un Tir”. Il segretario generale dell’Autorità portuale, l’ammiraglio Salvatore Giuffrè, ha convocato stamani una conferenza stampa in cui ha ricostruito la dinamica dell’incendio sviluppatosi sabato mattina (25 ottobre) nell’area di sosta dei Tir di Costa Morena Ovest e ha spiegato che non è stata violata alcune normativa in materia di sicurezza nelle aree portuali. Il medesimo concetto è stato espresso anche dal comandante della Capitaneria di porto, il capitano di vascello Mario Valente. Non ha preso parte alla conferenza, invece, il presidente dell’Authority, Hercules Haralambides.

“Si è trattato di un intervento impegnativo – dichiara Valente – ma non impossibile”. Da quanto riferito durante la conferenza, l’incendio ha interessato un autoarticolato in fase di manovra nel vasto piazzale di Punta delle Terrare. Partito dalla cabina del mezzo, il rogo si è propagato nel giro di pochi minuti ad altri quattro trailer carichi di castagne e kiwi, fermi in sosta in attesa di essere imbarcati su un traghetto per l’Albania. Nell’area si trovavano un’altra cinquantina di container, risparmiati dalle fiamme. “Il vento teso – spiega Valente – ha complicato le cose. Non è stato possibile agganciare altri rimorchi e portarli via. Abbiamo subito appurato che nei trailer interessati dal rogo non erano presenti elementi infiammabili. I vigili del fuoco sono intervenuti immediatamente. La polizia ha provveduto a chiudere al traffico le strade d’accesso all’area. La Capitaneria era presente sul posto per seguire la situazione”.

Il comandante assicura inoltre  che non vi è mai stata una situazione di pericolo legata alla presenza di una nave che trasportava Gpl ormeggiata al Incendio trailer a Costa Morena Ovest-2molo Coperoil, poiché questa si trovava a una distanza di 300 metri dall’incendio. “Il porto di Brindisi – spiega ancora Valente – come tutti gli altri porti in cui si movimenta della merce, è soggetto a incidenti. Ma abbiamo risposto sempre bene alle emergenze, come anche nel caso del traghetto Larks. La sicurezza si è vista. L’ho toccata io con mano. Le polemiche lasciamole stare”. Uno dei primi a sollevare forti riserve sulla sicurezza del porto di Brindisi era stato il sindaco Mimmo Consales, attraverso un tweet in cui scriveva: “L'incendio si è sviluppato in porto ed ha già coinvolto 5 rimorchi; in quell'area neanche un estintore; l'Autorità portuale dovrà spiegarci”. 

Stamani, L’Authority ha risposto al primo cittadino attraverso una lunga nota stampa in cui viene definita “fuorviante” la sua affermazione. “Al riguardo – si legge nel comunicato dell’authority - si ritiene necessario rappresentare che l’area di sosta dei trailers, ricavata da questa Autorità nella zona portuale in questione, fruita liberamente dalle varie imprese portuali locali per la temporanea sosta di trailers in attesa di imbarco o sbarcati dalle navi traghetto e ror-ro che scalano il nostro porto, non rientra tra le fattispecie disciplinate dal D.P.R. n. 151 del 2011, recante disposizioni in materia di prevenzione incendi, non essendo equiparabile alle autorimesse di cui al punto 75 dell’allegato 1 né ad altre fattispecie riportate nell’atto normativo citato”. 

L’ammiraglio Giuffré spiega dunque che le normative vigenti non impongono l’adozione di dispositivi antincendio nelle aree portuali aperte. “Ma d’altronde, in caso diverso – si legge ancora nella nota dell’Autorità portuale - non si comprenderebbe come mai tutte le strade cittadine interessate dalla sosta di veicoli non siano debitamente attrezzate sotto il profilo antincendio. Certamente, tutto questo può essere considerato solo in caso di una visione delle questioni che non risponda a logiche francamente demagogiche, buone solo a continuare nell’azione volta a screditare l’organizzazione del nostro porto e dell’ente che, insieme con le altre amministrazioni, ne cura la gestione, anche sotto l’aspetto della sicurezza, delle varie attività che ivi si svolgono”.

Il porto, insomma, a detta dell’Authority, è sicuro. “A differenza delle altre zone del territorio cittadino, il porto può contare da diversi anni (all’incirca dagli inizi degli anni 40) – si legge ancora nella nota stampa - di un sistema antincendio portuale, recepito nei vari piani locali antincendio elaborati dalla locale autorità marittima in forza delle disposizioni di cui alla legge n. 690 del 1940 che, tra l’altro, per i porti di 2 categoria quale quello brindisino, stabilisce l’obbligo della presenza di un distaccamento portuale dei vigili del fuoco”. 

E in occasione dell’emergenza di sabato, il protocollo, sempre a detta dell’Authority, è stato rispettato. “Le eventuali emergenze – spiega l’ente portuale - vengono dalla legge affidate al coordinamento del comandante del porto ed alla direzione tecnica/operativa del comandante dei vigili del fuoco. Ciò è proprio quanto è stato posto in essere durante l’emergenza verificatasi sabato scorso. Nella fattispecie anche l’Autorità portuale ha fornito il proprio supporto operativo sotto il profilo del controllo delle aree, facendo intervenire pattuglie aggiuntive della security portuale oltre che proprio personale, mantenendo continui contatti con la locale Capitaneria di porto che, come detto, ha il coordinamento delle operazioni nei casi di cui si tratta”.

L’Authority ribadisce inoltre  che la presenza della nave gasiera all’ormeggio al molo Coperoil non ha mai rappresentato una minaccia concreta per il porto. “Nell’immediatezza dell’evento, il personale di quel terminal – si legge ancora nella nota - è stato prontamente avvisato da personale di questa Autorità affinché si predisponessero le azioni necessarie per un eventuale ordine di interruzione della discarica ed disormeggio della nave; ordine che non sarebbe che potuto venire dal Comando del porto in coordinamento con i Vigili del fuoco e che, nella fattispecie, correttamente, non è stato impartito poiché non si è mai concretizzato alcun pericolo per l’unità gasiera, posta ad oltre 300 metri di distanza dal punto dell’incendio”. 

Il terminal in questione, fra l’altro, “su impulso di questa autorità – spiega ancora l’Authority - ha recentemente incrementato il proprio gradiente di sicurezza, sottoposto anche al collaudo della commissione prevista dall’articolo 48 Reg. Nav. Mar., con la collocazione in banchina di bitte con gancio a scocco comandate a distanza, con l’installazione di un ulteriore monitore antincendio fisso ed un rilevatore di scariche atmosferiche”.

Sempre in tema di sicurezza, l’Autorità portuale spiega che “le aree portuali di Brindisi sono state recentemente sottoposte ad approfondite valutazioni nei termini previsti dal D.M. n. 293 del 2001, recante disposizioni in materia di rischi di incidenti rilevanti di cui alla normativa principale discendente dal D. Lgs. n. 334 del 1999. Ciò, dopo oltre un anno di lavoro e 4 Conferenze dei Servizi, ha condotto all’approvazione del Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale, disponibile anche sul sito web di questa Autorità”.
 

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