rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Incendio al porto, i vigili del fuoco: "Cambiare il piano di sicurezza"

Dalla relazione tecnica dei vigili del fuoco sull'incendio verificatosi sabato scorso (25 ottobre) nell'area di sosta dei Tir di Costa Morena Ovest, emergono importanti riserve sulla sicurezza del porto di Brindisi. Pur rilevando che non viene violata alcuna normativa in materia, infatti, il comandante provinciale rimarca la necessità di una "rivisitazione delle procedure di emergenza"

BRINDISI – Dalla relazione tecnica dei vigili del fuoco sull’incendio verificatosi sabato scorso (25 ottobre) nell’area di sosta dei Tir di Costa Morena Ovest, emergono importanti riserve sulla sicurezza del porto di Brindisi. Pur rilevando che non viene violata alcuna normativa in materia, infatti, il comandante provinciale Michele Angiuli rimarca la necessità di una “rivisitazione delle procedure di emergenza per casi analoghi al fine di protezione attiva (rete idrica antincendio, estintori, specifica segnaletica ecc.) da rendere disponibili per le squadre di emergenza”, e di “aggiornare o adeguare il Rapporto integrato di sicurezza portuale di Brindisi dell’intera area portuale”, proprio alla luce del rogo di sabato. 

Il documento è stato notificato nella giornata di ieri all’Autorità portuale, alla Capitaneria di porto, alla Prefettura e al sindaco Mimmo Consales, che attraverso un tweet denunciò l’assenza di estintori nel parco Tir. Prima di stendere il rapporto, i funzionari dei vigili del fuoco hanno effettuato dei sopralluoghi nell’area interessata dall’incendio, acquisendo una serie di dati. Da quanto appurato dai pompieri, si tratta di un rogo accidentale, causato dalla “rottura esplosiva” delle batterie elettriche di un Tir in manovra nel parcheggio di Punta delle Terrare. 

Le fiamme hanno successivamente investito altri quattro trailers fermi in sosta. La velocità con cui si sono propagate le lingue di fuoco è dovuta al vento di notevole intensità che soffiava quel giorno sul capoluogo. L’accaduto è stato già al centro di una conferenza stampa convocata lunedì in Autorità portuale. In quella circostanza, il segretario generale dell’ente, l’ammiraglio Salvatore Giuffré, spiegò che non vi era mai stata una concreta minaccia legata alla presenza di una nave gasiera ormeggiata al molo Coperoil (a circa 300 metri di distanza dal luogo dell’incendio) e che le normative vigenti non imponevano l’adozione di apprestamenti antincendio nell’area di Costa Morena Ovest. 

In effetti, i vigili del fuoco hanno constatato che il parco Tir, completamente all’aperto, recintato e di superficie pari a circa 14mila metri quadri, è stato ricavato in una struttura che non rientra nel punto 79 del primo allegato al Dpr numero 151 dell’uno agosto 2011, che fornisce una serie di indicazioni in materia di sicurezza riguardanti gli interporti con superficie superiore ai 20mila metri quadri.

L’area di sosta di Punta delle L'intervento del comandante Michele Angiuli-2Terrare, inoltre, come rilevato sempre dai vigili del fuoco, non rientra neanche nella definizione di interporto fornita dal decreto ministeriale del 18 luglio 2014 (regola tecnica di prevenzione per la progettazione, la costruzione degli interporti, con superficie superiore a 20mila metri quadri, e alle relative attività affidatarie), poiché al suo interno non è stato realizzato un vero e proprio sistema intermodale logistico (nella foto a destra, il comandante dei vigili del fuoco, Michele Angiuli)

Almeno da un punto di vista formale, quindi, non è stata riscontrata alcuna irregolarità. Ma allo stesso tempo vengono rimarcate “le difficoltà avute nelle operazioni di spegnimento da parte delle squadre operative del comando intervenute sul posto”. E proprio in considerazione di queste difficoltà, come detto, il comandante Angiuli rivolge l’invito a potenziare i sistemi di protezione attiva e a rivedere il Piano integrato di sicurezza portuale. 

Nonostante la legge non lo imponga, insomma, non si può lasciare del tutto sprovvista di sistemi antincendio una zona destinata alla movimentazione degli autoarticolati, situata a poche centinaia di metri dalla banchina in cui attraccano le navi gasiere cariche di Gpl. Anche per una questione di buon senso. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Incendio al porto, i vigili del fuoco: "Cambiare il piano di sicurezza"

BrindisiReport è in caricamento