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Cronaca Ceglie Messapica

Incendio alla Taf, Comune e Asl decidono come affrontare i rischi da inquinamento

CEGLIE MESSAPICA - “Nessun rischio e pericolo”, nessuna “emergenza ambientale” derivante dall’incendio doloso che ha demolito il capannone ingombro di pneumatici della Taf. La relazione dell’Arpa la notte del 3 marzo scorso, è lapidaria. Ma l’amministrazione comunale, anche su sollecitazione delle forze di maggioranza, ha riunito questa mattina un tavolo tecnico presso l’ufficio Ambiente per mettere a punto ulteriori verifiche e controlli su terreni e cisterne. L’obiettivo è quello di scongiurare problemi legati all’inquinamento del suolo, che potrebbero essere stati cagionati dalla pioggia nera di detriti caduta sul territorio con il divampare del rogo.

CEGLIE MESSAPICA - “Nessun rischio e pericolo”, nessuna “emergenza ambientale” derivante dall’incendio doloso che ha demolito il capannone ingombro di pneumatici della Taf. La relazione dell’Arpa la notte del 3 marzo scorso, è lapidaria. Ma l’amministrazione comunale, anche su sollecitazione delle forze di maggioranza, ha riunito questa mattina un tavolo tecnico presso l’ufficio Ambiente per mettere a punto ulteriori verifiche e controlli su terreni e cisterne. L’obiettivo è quello di scongiurare problemi legati all’inquinamento del suolo, che potrebbero essere stati cagionati dalla pioggia nera di detriti caduta sul territorio con il divampare del rogo.

Al tavolo tecnico, organizzato dal vice sindaco Cesare Epifani, hanno partecipato l’assessore comunale all’Ambiente Marta Gasparro, l’assessore all’Agricoltura Vito Santoro, il responsabile dell’Asl Giovanni Taurisano e il responsabile dell’area Lavori pubblici e Ambiente Pasquale Suma. L’invito a non trascurare l’evento è stato ribadito dal dirigente dall’Azienda sanitaria, che ha evidenziato: “I forti venti che stanno caratterizzando le ultime giornate, rendono più che mai opportuna la copertura delle aree interessate all’incendio da materiale inerte bagnato, onde evitare il sollevamento di polveri sottili”. La sollecitazione non è caduta nel vuoto, e l’amministrazione ha deliberato seduta stante dando corso alla copertura dei terreni intorno alla zona industriale sulla via per Francavilla.

Simultaneamente è stato richiesto un ulteriore intervento tecnico dell’Arpa, al fine di avviare una campagna di prelievi e verifiche, che saranno effettuati nei prossimi giorni. Nel frattempo, proseguono le indagini dei carabinieri al comando del maresciallo Sante Convertini, alla ricerca degli autori dell’incendio che ha colpito una delle più importanti e floride aziende del territorio. Top secret i risultati delle indagini, ma pare che gli inquirenti stiano seguendo una pista assai precisa che potrebbe portare da qui a breve a svelare i retroscena dell’inferno di fiamme e fuoco che ha colpito l’impresa leader nell’import-export di pneumatici.

Nelle scorse ore, intanto, la famiglia Turrisi, temprata alle vicissitudini legate alla gestione di una grande impresa,  ha riaperto senza porre tempo in mezzo l’area per l’assistenza tecnica degli pneumatici. La buona nuova è stata annunciata dall’altoparlante installato su un’auto in giro per la città. Dal nastro a ciclo continuo si è levata una voce di donna, che ha ringraziato la popolazione della solidarietà corale manifestata all’azienda. Per un lungo istante, grazie a quella voce, Ceglie Messapica è parsa stringersi in una comunità sola, una famiglia grande quanto la popolazione tutta intera. Stretta al caldo della solidarietà e della resistenza a ogni tentativo di assedio criminale.

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