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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Incendio macchia mediterranea: denunciato il presunto responsabile

C'è un presunto responsabile per l'incendio scoppiato nella mattinata di ieri in località Agnano a Ostuni che ha distrutto oltre un ettaro di macchia mediterranea: si tratta di un 55enne del posto L.L. che aveva bruciato erba secca in un terreno adiacente la riserva naturale che poi è andata a fuoco

OSTUNI – C’è un presunto responsabile per l’incendio scoppiato nella mattinata di ieri in località Agnano a Ostuni che ha distrutto oltre un ettaro di macchia mediterranea: si tratta di un 55enne del posto L.L. che aveva bruciato erba secca in un terreno adiacente la riserva naturale che poi è andata a fuoco. L’uomo è stato denunciato per incendio boschivo colposo, reato per cui è prevista la pena della reclusione da uno a cinque anni. A fare chiarezza sulla vicenda gli uomini del comando stazione di Ostuni del corpo forestale dello Stato che hanno avviato un’attività di indagine subito dopo lo spegnimento del rogo.

All’intervento hanno partecipato: 2 squadre dei Vigili del Fuoco, 4 operai dell’Arif di Brindisi, 3 Volontari del Ser di Ostuni, e l’ ausilio di forestale-2-6un’autobotte inviata dal Comune di Ostuni. Le operazioni sono state coordinate da una pattuglia dei forestali.  L’incendio è scoppiato intorno alle 9.30. In breve tempo il fuoco, a causa del forte vento di maestrale, ha interessato alcuni oliveti secolari sul costone collinare ed intaccato una compagine boschiva costituita da macchia mediterranea. Il tempestivo intervento degli addetti allo spegnimento ha scongiurato l’ulteriore propagazione dell’incendio all’interno della macchia, preservando così le numerose strutture residenziali presenti nella zona, i cui occupanti erano stati invitati, per precauzione, a lasciare l’ area delle operazioni.

L’incendio ha interessato, alla fine dell’intervento, una superficie di 1,68 ettari. A margine dell’attività operativa di spegnimento, poi, i forestali del comando di Ostuni , come già detto, hanno avviato una serie di rilievi tecnici investigativi e di refertazione, al fine di individuare il punto di innesco del fuoco. Dalle indagini sul posto sono emerse tracce inequivocabili che riconducono le cause all’esercizio di pratiche agricole vietate nella stagione estiva, in particolare l’abbruciamento della vegetazione erbacea secca.

L’ulteriore lavoro degli investigatori (con personale specializzato del Corpo Forestale) ha condotto all’ individuazione dell’ area in cui è stato appiccato il fuoco ed al responsabile. Da quanto è stato accertato, l’autore dell’ incendio, dopo aver perso il controllo del rogo appiccato, si era dato alla fuga, e solo più tardi, a seguito dell’ allarme lanciato da alcuni privati, le squadre antincendio hanno potuto intervenire.

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