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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Pietro Vernotico

Inchiesta Fiscalità locale, nuove perquisizioni: gli indagati salgono a dieci

Avvisi di garanzia anche agli ex sindaci Maurizio Renna, Giampietro Rollo e all’ex presidente del cda della partecipata, Gianni Verdura

SAN PIETRO VERNOTICO – Altre tre perquisizioni con contestuali avvisi di garanzia nell’inchiesta sulla società Fiscalità locale del Comune di San Pietro Vernotico, incarica della riscossione dei tributi: finiscono sotto indagine, come atto dovuto, gli ex sindaci Maurizio Renna e Giampietro Rollo e l’ex presidente del Consiglio di amministrazione della srl, Gianni Verdura. Si tratta di passaggi necessari per mettese assieme le tessere del puzzle che vanno dalla nascita alla dichiarazione di morte della srl.

Le perquisizioni e le ipotesi di reato

maurizio renna-4L’acquisizione di documenti, cartacei e su cd e pen-drive, ritenuta utile alle indagini, è stata disposta dal sostituto procuratore Luca Miceli, titolare del fascicolo, ed è stata delegata ai militari della Guardia di Finanza, così come avvenne alla fine dello scorso mese di marzo. Con identiche ipotesi di reato: bancarotta fraudolenta e abuso d’ufficio legate al fallimento della società Fiscalità Locale del Comune di San Pietro Vernotico. Ma a quanto pare non sarebbe stato trovato nulla riferibile alla partecipata.

Le condotte ipotizzate sarebbero riferibili a situazioni “ancora in atto” secondo la Procura di Brindisi che, per questo motivo, ha avvisato altre tre persone, dopo le verifiche inziali che hanno riguardano sette persone. Perquisizioni e avvisi di garanzia, trattandosi di atti per il quale è necessaria la dovuta informazione ai fini dell’eventuale difesa, sono state eseguite a carico di: Pasquale Rizzo, ex sindaco, 54 anni; Luigi Conte, nato e residente a San Pietro Vernotico, 58 anni, in qualità di presidente della società partecipata; Roberto Chiechi, 82, commercialista, nato e residente a San Pietro, in qualità di liquidatore della stessa srl; Angelo Blasi, 51, nato e residente a San Pietro e Giuseppe Gentile, 67, nato e residente a Monopoli, entrambi ex consulenti; Fabiola Simone, 51, nata a residente a San Pietro e Maria Concetta Meo, 47, nata e residente a Grottaglie, tutte e due dipendenti dell’Amministrazione cittadina.

Gli indagati, quindi, al momento sono dieci. Nei confronti di tutti, il pm segue la strada riconducibile a condotte “dolosamente distrattive del patrimonio sociale”, azioni anche omissive, che – sempre seguendo questa impostazione – avrebbero provocato “il continuo depauperamento patrimoniale e finanziario, sino al fallimento”. Non sarebbe neppure chiaro l’ammontare del passivo.

L'inchiesta

Le indagini sono incentrate alla raccolta di materiale per la  ricostruzione della vicenda che si collega alla dichiarazione di fallimento della società Fiscalità Locale, con sentenza del Tribunale di Brindisi il 13 aprile 2017. La delega è stata attribuita ai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Brindisi, sulla base di una primissima informativa trasmessa in Procura lo scorso 27 febbraio.

La srl Fiscalità Locale fu tenuta a battesimo con delibera del Consiglio comunale di San Pietro Vernotico datata ottobre 2005, quando l'Amministrazione cittadina era guidata dal sindaco Giampiero Rollo, a capo di una coalizione a trazione Partito democratico. Da allora è stata al centro dello scontro politico.

Il caso politico

Giampietro Rollo, l'ex sindacoLa vicenda Fiscalità Locale, fu al centro di confronti diventati scontri a Palazzo tra maggioranza e opposizioni, anche nel periodo dell’Amministrazione di centrosinistra del sindaco successivo, Maurizio Renna espressione del Pd, come ricorda chi ha seguito quotidianamente le vicende politico-amministrative di San Pietro Vernotico, comune sotto commissariamento. Renna, infatti, rassegnò le dimissioni anche per la questione del bilancio della partecipata. Dimissioni che divennero irrevocabili il 12 luglio 2017.

Nella compagine della società c’era la Censum spa, a sua volta dichiarata fallita dal Tribunale di Bari l’8 luglio 2015. Quest’ultima era stata incaricata della riscossione dei tributi in alcuni Comuni del Barese, come Terlizzi, e del Leccese, come Parabita. Vennero accertate perdite consistenti.



 

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