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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Mesagne

Incidente in officina, muore dopo 2 mesi

MESAGNE - E’ un lavoro che conosceva a menadito. Sempre lo stesso, da anni. Ridurre in pezzi le auto, ormai giunte al capolinea. Qualcosa, però, non è andata come doveva e il 27 settembre scorso, Giuseppe Barletta, 47enne di Mesagne, si è ritrovato schiacciato sotto l’utilitaria di turno, una Lancia Y. Le sue condizioni, dapprima non preoccupanti, si sono poi improvvisamente aggravate: l’uomo è morto ieri, proprio per le ferite riportate in quell’incidente. La magistratura indaga ora per omicidio colposo.

MESAGNE - E’ un lavoro che conosceva a menadito. Sempre lo stesso, da anni. Ridurre in pezzi le auto, ormai giunte al capolinea. Qualcosa, però, non è andata come doveva e il 27 settembre scorso, Giuseppe Barletta, 47enne di Mesagne, si è ritrovato schiacciato sotto l’utilitaria di turno, una Lancia Y.  Le sue condizioni, dapprima non preoccupanti, si sono poi improvvisamente aggravate: l’uomo è morto ieri, proprio per le ferite riportate in quell’incidente. La magistratura indaga ora per omicidio colposo.

Secondo gli investigatori, che effettuarono un sopralluogo subito dopo, a cedere fu un crick che teneva sollevato il mezzo. La vettura precipitò addosso al povero operaio che fu subito soccorso. Era cosciente. A bordo di un’autoambulanza fu condotto all’ospedale Perrino di Brindisi. Due giorni dopo il ricovero, Barletta ha perso conoscenza. Immediata la segnalazione alla procura di Brindisi, attraverso i poliziotti del commissariato di Mesagne e lo Spesal, il dipartimento della Asl competente nelle indagini sugli infortuni che avvengono sui luoghi di lavoro.

Il pm di turno era Antonio Costantini e l’apertura di un fascicolo fu un atto dovuto: è indagato allora come oggi (per omicidio colposo, dopo la morte dell’operaio) il titolare della ditta Martellotta di via San Donaci. Mentre Barletta lottava per la vita si cercava di comprendere se vi fosse stato il rispe

tto delle norme che tutelano la sicurezza di tutti i lavoratori. Nel tardo pomeriggio di ieri la terribile notizia, comunicata dai medici del reparto di Rianimazione agli agenti del posto fisso di polizia dell’ospedale “Perrino”. Il 47enne non ce l’ha fatta. E’ morto proprio per i gravi traumi al torace subiti due mesi fa: la salma è a disposizione del magistrato che ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche e che lunedì prossimo potrebbe conferire incarico al medico legale di effettuare l’autopsia sul corpo dello sfortunato mesagnese. Al momento non è stato disposto alcun sequestro all’interno dell’officina in cui si è verificata la tragedia.

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