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Venerdì, 19 Aprile 2024
Incidenti stradali San Vito dei Normanni

Brindisino morto sul Gra: un carabiniere alla guida dell'auto contromano

Era condotta da un militare di 59 anni, positivo all'alcool test, l'auto contromano che ha travolto la Fiesta condotta dal 35enne Giuseppe Petraroli

SAN VITO DEI NORMANNI – Era un carabiniere di 59enne l’automobilista che, in stato d’ebbrezza, ha imboccato contromano il Grande raccordo anulare di Roma, scontrandosi frontalmente con la Ford Fiesta condotta dal 35enne Giuseppe Petraroli, per il quale non c’è stato nulla da fare.

Salma a disposizione del pm

La salma del ragazzo originario di San Vito dei Normanni, residente da tempo nella capitale, è stata trasferita in obitorio, a disposizione del pm Barbara Zuin. Il militare (A.F. le iniziali del suo nome), residente a Roma, in servizio presso il comando generale dell'Arma, è stato arrestato per omicidio stradale ed è piantonato presso l’ospedale Sant’Andrea, dove è ricoverato in coma farmacologico. Il 59enne, da quanto emerso dagli esami clinici, aveva un tasso alcolemico del 2,15, a fronte di un limite consentito pari a 0,5.

Incidente mortale Raccordo 20 marzo 2018 1-3-2

La terribile collisione

L’impatto è avvenuto fra le uscite 11 Nomentana e 12 Sant'Alessandro - Centrale del Latte, in carreggiata interna. A seguito della violenta Giuseppe Petraroli-3collisione, una delle due auto è stata sbalzata in aria e ha terminato la sua corsa a circa 50 metri di distanza dall’altro veicolo, ribaltandosi sul fianco destro. Petraroli era ancora vivo quando è stato estratto dalle lamiere aggrovigliate della sua Fiesta. Ma è morto poco dopo. 

La strada è rimasta chiusa fino alle ore 4,30. Da quanto appurato dagli agenti della Polstrada Settebagni, recatisi sul posto insieme ai vigili del fuoco, al 118 e al personale dell’Anas, il carabiniere, alla guida di una Ford C-Max, potrebbe aver imboccato contromano il Gra all’altezza dello svincolo della Centrale del Latte. 

Eventuali provvedimenti disciplinari a carico del 59enne saranno legati agli sviluppi dell’inchiesta. La dinamica del sinistro, infatti, è ancora al vaglio delle forze dell’ordine. L’Arma dei carabinieri ha espresso vicinanza alla famiglia del militare e cordoglio nei confronti dei familiari di Peraroli. Questi si sono messi in viaggio verso Roma, subito dopo aver appreso della tragedia.

Giuseppe Petraroli-2In lutto la tifoseria laziale

Giuseppe lavorava presso lo store Decathlon della capitale. Grande appassionato di palestra e viaggi, lo scorso gennaio era stato a New York. A febbraio aveva visitato Kiev, Bucarest e Lisbona. Il tifo viscerale per la Lazio lo portava a seguire i biancocelesti in giro per l’Europa. Con ogni probabilità avrebbe sostenuto la sua squadra del cuore anche a Salisburgo, in occasione dei quarti di finale di EuropeLague. “In queste ore – si legge su un sito che rientra nel network della tifoseria laziale, lazionews24.it - sono tante le pagine biancocelesti su Facebook che hanno voluto salutare per l’ultima volta l’ennesimo aquilotto che ci ha lasciato troppo presto”.

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