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Incidenti stradali Via Provinciale San Vito

Tragedia nel centro di Brindisi: automobilista accusato di omicidio stradale

Il 18enne che ha investito la 25enne Anna D'Amico, provocandone il decesso, è indagato per omicidio stradale. Il fidanzato della vittima ha riportato fratture con prognosi di 40 giorni. La salma è a disposizione della magistratura. I due stavano attraversando la strada in prossimità delle strisce pedonali

BRINDISI – E’ stato denunciato per omicidio stradale il brindisino di 18 anni che si trovava alla guida della Nissan Pixo di colore Bianco che intorno alle ore 22,10 di ieri (26 novembre) ha investito la brindisina Anna D’Amico, 25 anni, e il suo fidanzato, il 32enne V.M., provocando la morte della giovane e il ferimento del ragazzo. Questi è stato ricoverato presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi con varie fratture, ma fortunatamente non corre pericolo di vita. La sua prognosi è pari a 40 giorni.

I rilievi effettuati dai poliziotti della Stradale al comando del vicequestore Pasqualina Ciaccia sono andati avanti per tutta la notte in via Provinciale San Vito, teatro della tragedia. Da quanto appurato dagli investigatori, Anna e V.M. sono stati centrati dalla Nissan mentre attraversavano la strada in prossimità delle strisce pedonali, a un centinaio di metri dall’incrocio fra via Provinciale San Vito e via Ponte Ferroviario. Il 18enne, diretto verso il centro cittadino, si è fermato qualche decina di metri dopo rispetto al punto d’impatto, all’altezza dell’intersezione con Corte Delfino.

Sia il conducente che una ragazza che si trovava a bordo dell’auto sono usciti incolumi dall’incidente. I due fidanzati, invece, erano riversi sull’asfalto. Anna era esanime, in una pozza di sangue. I primi tentativi di rianimazione sono stati effettuati dai vigili del fuoco, in attesa dell’arrivo di personale del 118, che ha intubato la giovane. Il flebilissimo battito cardiaco si è interrotto definitivamente pochi minuti dopo, durante la corsa in ospedale.

Decine di persone hanno assistito attonite al tentativo di strappare Anna alla morte. Fra queste anche lo stesso conducente, che in preda alla disperazione ha seguito le operazioni di soccorso. Momenti di grande tensione si sono registrati quando diverse persone, fra parenti e amici della vittima, hanno tentato di aggredire l’automobilista, non riuscendo nel loro intento grazie all’intervento dei poliziotti, dei carabinieri e degli stessi vigili del fuoco.

In mattinata la polizia inoltrerà una notizia di reato al pm di turno del tribunale di Brindisi, Milto Stefano De Nozza, che ha disposto il sequestro della salma (solo nella mattinata di lunedì si saprà se verrà conferito l'incarico per l'esame autoptico) e della Nissan Pixo. Il 18enne è risultato negativo all'alcool test e all'esame tossicologico. 

 La città stamani si è ridestata nuovamente con il lutto nel cuore, a meno di 48 ore di distanza dall’altra tragedia della strada verificatasi intorno alle mezzanotte fra venerdì e sabato sulla circonvallazione di Brindisi, all’altezza dell’autorimessa della ditta Cannone, dove a seguito di un incidente è morto il 40enne Francesco Montini. Anna abitava con la sua famiglia al Villaggio pescatori (rione Casale). Numerosi scatti la ritraggono sulla sua pagina Facebook insieme al suo fidanzato, nei momenti spensierati di una vita che si è spenta nel fiore degli anni. 

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