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Incidenti stradali Fasano

“Addio Pe’: figlio esemplare, fratello unico e amico inimitabile”

I funerali di Giuseppe Vinci, ucciso da un’auto pirata il 14 agosto: aveva 19 anni,appello alla verità e alla responsabilità anche dal parroco

FASANO – Il silenzio di piazza Ciaia, cuore pulsante di Fasano, rotto dalle lacrime a singhiozzo dei genitori, dei fratelli e degli amici di Giuseppe Vinci. Maglietta e camicie colore bianco, bianco come i palloncini, quel bianco che lui adorava: “Addio Pe’, figlio esemplare, fratello unico e amico inimitabile”, è riuscito a dire sull’altare, con un filo di voce, il papà del giovane travolto e ucciso da un’auto pirata, il 14 agosto scorso. Era l’alba e lui, 20 anni da compiere a ottobre, era in sella al suo Piaggio Liberty 50 per andare a lavorare in un vivaio. Gli altri, già pensavano al Ferragosto.

INCIDENTE MORTALE GIUSEPPE VINCI 1-2

L’addio: Fasano in lacrime

Di quell’auto, a distanza di sei giorni, nessuna traccia. Neppure dopo l’appello lanciato dai carabinieri del Comando provinciale di Brindisi, certi che il giovane – per tutti semplicemente Pe’ – sia stato falciato da un mezzo che sopraggiungeva lungo la strada che collega Pezze di Greco a Montalbano, la ex statale 16. Probabilmente il ragazzo è caduto con la moto, si è rialzato e proprio in quel momento è piombata su di lui l’auto. Auto killer, sparita, cercata da tutti a Fasano. Perché tutti vogliono la verità.

GIUSEPPE VINCI-2

L’omelia e il messaggio del parroco

L’ha chiesta anche don Carlo Latorre durante la messa. Ha scelto un passaggio del Vangelo secondo Marco, un rincorrersi di perché di fronte alla morte. Domande senza risposte, così come lo sono quelle che stritolano il cuore della mamma e del papà di Giuseppe. “Alle 3 del pomeriggio Gesù gridò a gran voce: Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?”, ha detto dopo la lettura. “Quel “perché”  sentito da Gesù in croce sono tutti i nostri “perché”. A tanti perché non abbiamo una risposta, a tanti altri perché invece è diritto e dovere avere una risposta. Faccio appello al senso di responsabilità perché una risposta a quei “perché” è doverosa”,  ha detto il parroco.

“Tutta la nostra vita sta lì, in quel passaggio tra il venerdì santo e la domenica della resurrezione, in quel grande silenzio che attanaglia la chiesa in quei giorni. È un silenzio che si fa preghiera, è un dolore che si fa fede profonda”.

FUNERALE GIUSEPPE VINCI-2

Lo striscione degli amici

Fuori gli amici, un mare di ragazzi, tra auto, moto e monopattini: "Su qualunque strada, in qualunque cielo... we Pè, noi non ci perderemo!". Lo hanno scritto gli amici su uno striscione prendendo in prestito le parole di una delle canzoni più amate di Laura Pausini. Prima dell’addio, un applauso ha accompagnato i palloncini in cielo.

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