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Sabato, 20 Aprile 2024
Incidenti stradali

Incidente mortale in via Togliatti, inizio perizia, verità fra 60 giorni

Rilievi per la ricostruzione cinematica dell’impatto in cui perse la vita Mino Luciano, il barbiere con salone in via Annunziata. Depositato Dvd con immagini delle telecamere: sono le stesse che permisero l’arresto di Vantaggiato per la strage al Morvillo

BRINDISI – Perizia cinematica, prima di tutto, per rispondere alle domande che la famiglia di Mino Luciano, il motociclista di Brindisi, morto per le ferite riportate nell’impatto con un’auto, ha rivolto al pm: cosa è successo? Qual è stata la dinamica di quel maledetto incidente in via Togliatti, la sera del 27 luglio scorso? E’ stato il destino?

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La perizia

Sono iniziate ieri mattina le operazioni peritali, primo passo dell’inchiesta per omicidio colposo, con avviso di garanzia notificato al vigile del fuoco in pensione che era alla guida dell’auto. I professionisti nominati dalle parti hanno eseguito il sopralluogo per i rilievi sui mezzi coinvolti, posti sotto sequestro dagli agenti della polizia locale di Brindisi, la sera stessa dell’incidente avvenuto poco prima delle 20: la Yamaha 700, la moto di Cosimo Luciano, per tutti semplicemente Mino, il barbiere di via Annunziata, e la Focus dell’ex pompiere, in pensione dopo anni trascorsi anche a salvare vite.

Il giovane stava percorrendo via Togliatti, dopo aver chiuso la “bottega” che presto sarebbe diventata sua. Con lui c’era la sua ragazza, rimasta ferita. L’automobilista stava transitando in via Goito per immettersi in via Togliatti. Per il conducente della Focus, la penalista Daniela Faggiano ha nominato l’ingegnere Domenico Vantaggiato, per la famiglia della vittima, l’avvocato Omar Bottaro ha conferito incarico all’ingegnere Angelo Nocioni, mentre per il Tribunale la perizia sarà svolta dall’ingegnere Michele Zongoli, della Motorizzazione civile.

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Sessanta giorni per avere una prima relazione, salvo richiesta di proroga nel caso in cui si dovessero rendere necessari approfondimenti di alcuni aspetti. La perizia dovrà stabilire il punto di impatto tra i due mezzi, la velocità alla quale viaggiavano sia il motociclista che l’automobilista e dovrà tenere conto delle possibili conseguenze delle condizioni del manto stradale nel punto in cui è avvenuto l’incidente. Per questo motivo, i periti procederanno anche con il sopralluogo nel punto in cui è avvenuta la tragedia.

Filmati delle telecamere

In aggiunta alle fotografie fatte e a quelle scattate nell’immediatezza dai poliziotti municipali, i periti avranno a disposizione filmati registrati dalle telecamere della zona. Si tratta di immagini registrate dalla rete di occhi elettronici installate a Brindisi nell’ambito del progetto Pon sicurezza, le stesse che hanno permesso di chiudere in tempi brevi l’inchiesta sulla strage davanti all’istituto Morvillo-Falcone di Brindisi, avvenuta la mattina del 19 maggio 2012, con il fermo e poi con l’arresto di Giovanni Vantaggiato, condannato in via definitiva all’ergastolo.

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Copia forense del telefonino dell’indagato

Il secondo passo nell’inchiesta sarà la perizia sullo smartphone in uso all’automobilista per ricostruire il traffico in entrate e in uscita dall’utenza nei minuti immediatamente precedenti a quelli in cui è avvenuto l’incidente. Dovrà essere ricostruito il traffico dei dati, vale a dire se c’è stata o meno connessione internet e se ci sono stati messaggi ricevuti o spediti. In tal senso c’è stata una specifica richiesta al pm depositata dall’avvocato che rappresenta la famiglia di Mino Luciano.

Il legale ha infatti chiesto l’estrazione della copia forense del telefonino cellulare. Richiesta alla quale non si è opposta la penalista Faggiano, assicurando la massima collaborazione nell’accertamento della verità. Anche perché l’ex vigile del fuoco, rimasto illeso, è ancora sotto choc per quanto è avvenuto.

La documentazione medica

Nel fascicolo del pm è stata acquisita la documentazione medica dal pronto soccorso dell’ospedale Antonio Perrino e dal reparto di Rianimazione in cui è avvenuto il decesso del giovane. Stando ai risultati della Tac, Mino Luciano ha riportato lo spappolamento della milza e la frattura delle costole, penetrate dal manubrio della moto. Per conoscere una prima verità sulla tragedia bisognerà aspettare due mesi almeno. Su Facebook, intanto, non c’è giorno in cui gli amici di “Mino” non pubblichino messaggi e foto per ricordarlo. “Ci manchi”, scrivono. “Niente è più come prima ora che tu non ci sei più”.

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