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Martedì, 19 Marzo 2024
Incidenti stradali

“Multata dai vigili subito dopo essere stata tamponata”

“Costretta a fermarmi per le conseguenze dell’incidente”. Il comandante: “Verifiche immediate”

BRINDISI – “Sono stata multata da una vigilessa dieci minuti dopo essere stata tamponata da un’auto all’ingresso di via Appia. Ho accostato e mi sono fermata perché sentivo le gambe e le braccia tremare, probabilmente per lo spavento, mi faceva male il collo, e mi sono sentita dire: ‘Signora, qui non può sostare, c’è un divieto’. Semplicemente assurdo”.

Il racconto

Auto polizia locale Brindisi 2-2Lo sfogo che ha il sapore di una denuncia arriva da una brindisina di 47 anni, Angela Scatigna, coinvolta nel pomeriggio dell’11 luglio scorso, in un incidente avvenuto in prossimità del cosiddetto incrocio della morte, all’imbocco di una delle strade più trafficate di Brindisi.

“Provenivo dal quartiere Bozzano e stavo per immettermi sulla corsia per entrare in via Appia, quando ho sentito un botto e mi è saltato il cuore in gola: lo spavento è stato enorme, ho capito che l’auto che era dietro di me, mi aveva tamponato. Non sono riuscita a uscire dall’abitacolo, per vedere cosa fosse successo, la gravità dei danni e sono rimasta seduta”, racconta la brindisina.

“L’uomo che era alla guida dell’altra auto mi ha raggiunto e dal finestrino mi ha detto di spostarci perché altrimenti creavamo un ingorgo. E infatti sono bastati pochi istanti perché qualcuno iniziasse a farsi sentire con il clacson. Gli ho detto che non mi sentivo bene, che le gambe mi stavano tremando e lui ha insistito chiedendomi se riuscivo almeno a mettere in moto per farmi qualche metro più avanti. Piano piano l’ho fatto”, prosegue.

La multa

“Mi sono fermata sul lato destro di via Appia, all’altezza di un bar e sono rimasta in auto, lì seduta e bloccata mentre l’automobilista mi parlava. A un certo punto, lui si è spostato per  recuperare i documenti e io stavo per telefonare in modo tale da andare in ospedale. In questo brevissimo arco di tempo, si è presentata una vigilessa per comunicare di aver annotato il numero di targa della mia auto: mi ha multato e non ha voluto sentire ragioni, non si è neppure preoccupata d verificare come stessi”.

“Ho provato a spiegarle cosa era successo, ma niente. Risultato: oltre il danno, la beffa della multa pari a 24 euro e rotti, importo ridotto da pagare entro quattro giorni. Tutto nell’arco di dieci minuti. Roba da non credere, ma è successo davvero e mi chiedo se la multa non si poteva evitare e se la vigilessa non abbia esagerato. La mia non era una sosta, ma una fermata per necessità”.

Il comandante della polizia locale

Dalla sede della polizia locale, il comandante Antonio Claudio Orefice, intende chiarire la situazione: “Quanto riferito dalla donna va necessariamente approfondito, se la signora lo ritiene può presentarsi negli uffici del Comando”.

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