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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

“Incidente stradali falsi e corruzione”: condanna definitiva per avvocato civilista

La Cassazione respinge il ricorso per Giuseppe Scuteri: due anni e 20 giorni, dopo assoluzione per un capo di imputazione prescrizione

BRINDISI – La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso per l’avvocato civilista Giuseppe Scuteri, del foro di Brindisi, accusato di “corruzione” e di “fraudolento danneggiamento dei beni assicurati”, in relazione a incidenti stradali, ricostruiti nell’inchiesta sulle truffe alle assicurazioni. Diventa così definitiva la condanna alla pena di due anni e venti giorni di reclusione.

La Cassazione

Gli Ermellini, nei giorni scorsi, hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato nell’interesse di Scuteri. Il procuratore generale aveva chiesto annullamento senza rinvio della sentenza di condanna. La difesa del legale, affidata all’avvocato Riccardo Mele, del foro di Brindisi, ha già depositato una memoria in Procura in attesa della notifica dell’ordine di esecuzione della pena.

L’inchiesta

La condanna si riferisce a due capi di imputazione contestati a conclusione dell’inchiesta che nell’estate del 2010 portò a diversi arresti, sotto la voce “Ponci”, nome dato al blitz.

In quel primo troncone, furono indagati 52 brindisini. Diciassette le compagnie di assicurazioni riconosciute come parti lese e in quanto tali poi costituitesi in giudizio.

Scuteri finì sotto processo e scelse il dibattimento per dimostrare la propria innocenza. Venne assolto da un capo di imputazione, mentre per diversi fatti reato nei quali veniva indicato come concorrente nella condotta, ci fu dichiarazione di prescrizione essendo risalenti al 2007. A sopravvivere due contestazioni con riferimento al 2010.

La corruzione

La condanna, ora diventata definitiva, si riferisce alla corruzione contestata al legale in concorso con un ortopedico di Brindisi, in relazione al “rilascio di certificati medici falsi in quanto relativi a soggetti mai visitati e recanti una falsa data”, si legge nel capo di imputazione. “Su indicazione di Scuteri” era “certificata una durata della malattia aggravata rispetto al reale”. Il medico, secondo l’accusa, avrebbe “ricevuto denaro da Scuteri e/o dai beneficiari dei certificati denaro e utilità”.

Gli incidenti stradali

In concorso con un brindisino, il legale è stato accusato di aver “denunciato un sinistro aggravato nelle conseguenze relative alle lesioni personali, al fine di conseguire  per sé l’indennizzo dell’assicurazione”. Accusa mossa con riferimento all’incidente denunciato il 30 luglio 2010 e a quello dell’11 ottobre 2010.

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