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Cronaca

Incidenti truffa, 2 gli avvocati indagati. Ma nel mirino ora entrano i medici

BRINDISI – Due avvocati indagati in questo nuovo filone di indagini sulle truffe alle compagnie di assicurazioni con incidenti più o meno fittizi. Non solo Giuseppe Scuteri, il cui studio è stato perquisito nella giornata di ieri dai finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria, ma anche Silvia Bellino, 36enne brindisina, già sottoposta a indagini per fatti analoghi nei mesi scorsi, il cui studio legale ha ricevuto analoga “visita” da parte delle Fiamme gialle. Novità di questa nuova indagine che riguarda trentuno persone, ed è coordinata dal procuratore aggiunto Nicola Ghizzardi e dal sostituto procuratore Milto De Nozza, è che per la prima volta nell’elenco degli indagati compaiono alcuni medici, ritenuti responsabili di avere rilasciato certificazioni attestanti lesioni riportate da persone in incidenti stradali mai verificatisi.

BRINDISI – Due avvocati indagati in questo nuovo filone di indagini sulle truffe alle compagnie di assicurazioni con incidenti più o meno fittizi. Non solo Giuseppe Scuteri, il cui studio è stato perquisito nella giornata di ieri dai finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria, ma anche Silvia Bellino, 36enne brindisina, già sottoposta a indagini per fatti analoghi nei mesi scorsi, il cui studio legale ha ricevuto analoga “visita” da parte delle Fiamme gialle. Novità di questa nuova indagine che riguarda trentuno persone, ed è coordinata dal procuratore aggiunto Nicola Ghizzardi e dal sostituto procuratore Milto De Nozza, è che per la prima volta nell’elenco degli indagati compaiono alcuni medici, ritenuti responsabili di avere rilasciato certificazioni attestanti lesioni riportate da persone in incidenti stradali mai verificatisi. Ci sono anche periti e poi nomi ricorrenti nelle varie inchieste sulle truffe alle compagnie di assicurazioni, nomi di “incidentisti” abituali.

Trentuno indagati, dunque, per questo nuovo filone di indagini su un fenomeno che ha assunto proporzioni allarmanti e che si ritorce contro gli automobilisti onesti costretti a pagare, in alcune zone, polizze auto a prezzo ancora più elevato rispetto quello già decisamente alto, proprio per l’emorragia economica, si giustificano le compagnie, provocata loro dai tanti falsi incidenti. La media dei sinistri con lesioni a persone in Puglia tocca il 43%, mentre il dato  è del 21% e quello in Europa è del 15%. Nell’incidenza dei danni fisici in testa la provincia di Brindisi con un 41%. Sono i dati emersi in un convegno  organizzato dal sindacato nazionale agenti di assicurazione – Puglia tenuto a Bari a luglio scorso. Un  malcostume che ha portato ad un incremento medio del 30% dei premi assicurativi nelle province pugliesi.

Per carità, non è che le compagnie di assicurazioni a loro volta non ci speculino su. La liberalizzazione delle tariffe invece che portare ad una sana concorrenza, e quindi a risparmi consistenti ha portato ad aumenti continui nonostante nel complesso gli incidenti stradali siano diminuiti considerevolmente per la patente a punti e per un Codice della strada sempre più rigoroso. Ma si sa, in Italia appena si fa la legge si studia subito il modo per aggirarla. Le compagnie di assicurazioni subito dopo la liberalizzazione aveva sottoscritto un accordo di cartello che livellava verso l’alto le tariffe. Il Consiglio di Stato dichiarò illegittimo quell’accordo. Ma nonostante questo le tariffe sono sempre livellate. Oscillano tra una compagnia e l’altra di qualche euro, evidentemente perché non c’è più un accordo sottoscritto, ma esiste di fatto, sottobanco.

Queste nuove indagini sono state avviate da alcune settimane e sono partite proprio da quel dato del 41%  di danni subiti da persone in incidenti stradali. Bisognava capire il ruolo dei medici in questo grande affaire. Investigatori e inquirenti sinora hanno lavorato riuscendo a non far trapelare alcun particolare. Sino a ieri mattina quando le Fiamme gialle e il sostituto De Nozza sono andati a perquisire lo studio legale di Giuseppe Scuteri che è proprio dirimpetto al palazzo di giustizia. Perquisizione alla quale hanno assistito l’avvocato Mauro Masiello, legale di Scuteri, e l’avvocato Antonio Maurino, in rappresentanza dell’Ordine degli avvocati. E si è conclusa con l’acquisizione di un bel po’ di carte.

Il sospetto è che gli incidenti venissero preparati a tavolino. Non solo danni alle auto, ma anche alle persone, grazie a medici compiacenti. E gli avvocati? Non è il loro lavoro assistere le persone che chiedono tutela legale? Indubbiamente si, ma i finanzieri vogliono capire sino a che punto erano in buona fede o partecipi nell’orchestrare il sinistro e quindi la pratica di un sinistro non rispondente al vero.

Silvia Bellino era stata sottoposta a indagini nell’inchiesta che il 20 luglio scorso portò a sette arresti. Operazione effettuata dalla Polizia stradale di Brindisi. Con la Bellino furono indagati altri due avvocati: Eupremio Canario, 49 anni, e Cristian Quarta, 37 anni, di Lecce, mentre furono arrestati Angelo Balestra, 40 anni, brindisino, ex carrozziere, attualmente gestore di un bar in via Aniene, il fratello Luciano, 39 anni, ex conducente di ambulanza dell’ospedale Perrino, e Pancrazio Vergari, 40 anni, titolare di un’officina a Cellino San Marco (tutti e tre in carcere); ai domiciliari furono assegnati Maurizio Rillo, 33 anni, Angelo Rollo, 33 ani, brindisino, lavora in una officina di carrozzeria; Massimo Martucci, 20 anni, e Gianluca Palma, 29 anni, brindisini. Questa mattina ci dovrebbe essere un vertice negli uffici della Procura tra i magistrati inquirenti e gli investigatori.

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