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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Incontri sul Pug: "La partecipazione non sia assemblearismo inconcludente"

Lettera aperta di Legambiente Brindisi sul ciclo di incontri con la comunità per la costruzione del Pug organizzato dal Comune

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Legambiente Brindisi – circolo Tonino Di Giulio sul ciclo di incontri con la cittadinanza organizzato dal Comune di Brindisi, per la costruzione del Pug.

Abbiamo sempre chiesto con forza la costruzione partecipata degli strumenti urbanistici e quindi accogliamo con favore la decisione dell’Amministrazione comunale di aprire un confronto pubblico su Pug. La partecipazione non consiste semplicemente nella trasmissione di osservazioni spesso disattese e non può sconfinare in un assemblearismo inconcludente.

Per dare costrutto ad una costruzione partecipata chiediamo al Sindaco Rossi ed all’Assessore Borri di chiarire preliminarmente la posizione in merito a questi argomenti:  Si intende ripartire dal Documento Programmatico Preliminare (Dpp) approvato in Consiglio comunale addirittura nell’agosto del 2011 e sicuramente in parte aggiornare (si pensi soltanto alla proposta fatta allora di delocalizzare la centrale Brindisi nord oggi finalmente chiusa)? Qual’è la posizione in merito alla querelle creata in merito alle conclusioni del lavoro svolto dal professor Goggi e dal suo staff, con riferimento particolare all’indice di fabbricabilità lungo la costa e dall’obbiettivo primario di riqualificare l’esistente?

E poi: Non si ritiene necessario riaprire un dialogo con il professor Goggi o, in alternativa, si ritiene veramente possibile far concludere la progettazione del Pug agli uffici comunali competenti e sulla base di quali indirizzi tecnico-politici?; Si ritiene fondante del Pug l’obbiettivo del “consumo di suolo zero” e in funzione di esso si intendono programmare i piani di riqualificazione e di rigenerazione urbana?; In che modo si intende tradurre nella pianificazione l’obbiettivo della valorizzazione delle periferie e della interconnessione fra i quartieri?

Ancora: In che modo si intende, sul piano normativo e procedurale, rendere il Pug lo strumento sovraordinato rispetto agli altri piani, ivi inclusi il Piano regolatore del porto e dell’area di sviluppo industriale (Asi), di cui Legambiente chiede da tempo il ripensamento, in primo luogo nella direzione di quell’Area Produttiva Paesaggisticamente e Ecologicamente Attrezzata (Appea) prevista da leggi nazionali e dal piano paesaggistico territoriale della Regione Puglia?; In che modo si intende integrare il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile non ancora decollato ed il Piano Comunale Costiero, fino ad ora esempio non apprezzabile di partecipazione (vedasi richiesta di revisione fatta dalla Regione Puglia) e di programmazione sostenibile?; Qual’è la posizione in merito al diffuso abusivismo ed in primo luogo in merito alle costruzioni successive a qualsiasi condono e realizzate su aree vincolate?

I temi e le domande sopra riportate sono fondamentali alfine di indirizzare la costruzione partecipata del Pug a cui Legambiente e siamo convinti anche l’Amministrazione comunale puntano.

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