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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Indagine Xylella, Emiliano: "Chiederò di essere ascoltato come persona offesa"

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, con riferimento alla questione Xylella e all'indagine della procura salentina, annuncia nuove iniziative: "Domani chiederò alla Procura di Lecce di essere sentito come persona offesa dal reato per indicare documenti, fonti di prova e argomenti che necessitano di approfondimento istruttorio"

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, con riferimento alla questione Xylella e all'indagine della procura salentina, annuncia nuove iniziative: "Domani chiederò alla Procura di Lecce di essere sentito come persona offesa dal reato per indicare documenti, fonti di prova e argomenti che necessitano di approfondimento istruttorio. Chiederò inoltre di acquisire formalmente copia del decreto di sequestro preventivo e degli atti sui quali quest'ultimo è fondato e dove non sussiste più il segreto istruttorio ai sensi dell'articolo 329 del codice di procedura penale". 

Emiliano ha parlato ai margini dell'incontro svoltosi oggi alla prefettura di Lecce: "Si tratta di un meccanismo molto particolare, nel quale il rocuratore, nel più stretto rispetto del segreto istruttorio, può in qualche modo consentire alla pubblica amministrazione di comprendere fino in fondo il significato dell’inchiesta ed eventualmente creare quel principio di leale collaborazione, che prevede che noi ci si attivi per evitare che possibili patologie di natura amministrativa possano ripetersi, se si sono verificate", ha detto ancore il governatore della Puglia, spiegando tecnicamente il passo che si appresta a compiere.

"È una cosa del tutto normale che i magistrati, tutelando il segreto istruttorio, collaborino alla risoluzione da parte della pubblica amministrazione, dei problemi che hanno trovato. Trasmetteremo i documenti all’Unione Europea, dopodiché se gli alberi sono sotto sequestro, non si possono toccare. E siccome la magistratura italiana è notoriamente fatta di persone serie e responsabili e, nel caso specifico, abbiamo magistrati di eccezionale valore, che hanno firmato il decreto di sequestro preventivo, io - ha detto ancora mi sento tranquillo di essere parte di un Paese nel quale il Governo, la Magistratura e la Regione si muovono all’unisono, secondo una logica che evidentemente non può essere distonica".

Emiliano ha concluso dichiarando che "sebbene abbia augurato giorni fa agli indagati di poter rapidamente chiarire la propria posizione, giacché qualcuno si è dispiaciuto della mia mancata solidarietà, colgo l'occasione per dire che io in vita mia non ho mai chiamato al telefono un indagato per dare la mia solidarietà in contrapposizione al lavoro della magistratura. Non mi è mai successo, non credo che mi succederà mai".

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