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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Indagini sui furti a Villanova: recuperata refurtiva, una persona denunciata

Piazzava ori e gioielli provento di furto in vari "compro oro" della provincia. Una volta arrivati nel suo covo, i poliziotti hanno trovato diversi oggetti rubati, fra cui anche un costoso strumento per la misurazione dell'impurità delle acque che si trovava nel depuratore di Ostuni. Il 30enne M.C., di Ostuni, deve rispondere della ricettazione di beni rubati a Villanova

OSTUNI – Piazzava ori e gioielli provento di furto in vari "compro oro" della provincia. Una volta arrivati nel suo covo, i poliziotti hanno trovato diversi oggetti rubati, fra cui anche un costoso strumento per la misurazione dell’impurità delle acque che si trovava nel depuratore di Ostuni. Il 30enne M.C., di Ostuni, deve rispondere della ricettazione dei beni spariti qualche mese fa da un appartamento di via Ligura, nella marina di Villanova, e del macchinario utilizzato dai chimici dell’Acquedotto pugliese. Ma le indagini condotte dagli uomini del locale commissariato al vicequestore Francesco Angiuli potrebbero presto fare luce su una serie di furti messi a segno di recente nel centro e nelle contrade della Città Bianca. 

Fatale, per il 30enne, si è rivelato appunto il furto in  quel di Villanova, dove mesi addietro venne svaligiato un appartamento al primo piano di una Gli oggetti d'oro rubati dall'appartamento di Villanova-2palazzina in via Liguria. Il proprietario dell’abitazione si recò subito in commissariato per denunciare il furto. La tempestività della denuncia fu provvidenziale. Sotto la regia dell’ispettore Piero Tamborrino, infatti, i poliziotti avviarono subito l’analisi di precedenti denunce di furto. E poi vennero eseguite delle perquisizioni e dei sopralluoghi.

Gli agenti, in particolare, concentrarono le loro attenzioni su alcuni “compro oro” situati a Ostuni, Ceglie Messapica, Fasano, Carovigno, Cisternino e San Michele Salentino. E in un negozio di Ostuni, venne trovato uno degli oggetti d’oro rubati a Villanova. Questo era stato venduto da un uomo che figurava già nella lista dei sospettati per i suoi precedenti in materia di reati predatori. Si trattava appunto del 30enne M.C. Grazie a un’ulteriore serie di accertamenti investigativi, i poliziotti hanno recuperato anche tutti gli altri monili depredati nell’appartamento di via Liguria. Alcuni erano stati venduti, ma in date antecedenti rispetto al primo oggetto, nel medesimo compro oro di Ostuni. Altri, nei Comuni limitrofi.

Una volta ritrovati e posti sotto sequestro tutti i gioielli, il commissariato si è messo sulle tracce del presunto ricettatore. Il 30enne, fiutata evidentemente la mala parata, si era reso irreperibile. Ma gli investigatori hanno continuato le loro ricerche, fino ad arrivare in un terreno agricolo in cui erano stati nascosti altri oggetti di valore (non solo economico ma anche affettivo), rubati dall’abitazione di Villanova, fra cui un personal computer e un Ipad.

Lo strumento ribato dal depuratore di Ostuni-2Poco dopo, il sospettato è stato bloccato. Nella sua abitazione di Villanova, celata sotto numerosi indumenti, oltre a vario materiale ritenuto interessante per il prosieguo delle indagini, è stata scoperta  una valigia bleu di grosse dimensioni contenente un’inusuale e sofisticata strumentazione (dotata di sensori, lunghi fili elettrici, testate, rilevatori elettronici ed altri componenti). Il 30enne non ha saputo dare valide spiegazioni su come fosse entrato in possesso di quell’oggetto.

I poliziotti hanno rapidamente appurato che si trattava di una costosa attrezzatura rubata nel mese dicembre, nel corso del furto messo a segno da ignoti nel depuratore Aqp di Ostuni, situato in Contrada Lama D’Antelmi. In particolare, detto strumento, del valore di circa 3mila euro ("Tss Portable - Hach Langc”), è indispensabile ai chimici dell’Aqp per la misurazione della consistenza delle impurità ed dell’inquinamento delle acque che giungono alla centrale, per il conseguente trattamento ed immissione.

A conclusione di questa prima tranche delle indagini, d’intesa col pm Luca Buccheri, tutti i costosi oggetti rinvenuti (gioielli, per un valore di circa 3mila euro, personal computer, Ipad ed altri oggetti, per il complessivo valore di circa 2mila 500  euro, compreso lo strumento  rubato dal depuratore), sono stati tutti restituiti ai legittimi proprietari. 

Il vicequestore Angiuli ad ogni modo assicura che le indagini proseguono e a breve potrebbero essere raccolti elementi anche a carico di altri soggetti ritenuti complici di M.C., che, non essendo stato sorpreso in flagranza di reato, è stato denunciato in stato di libertà perché ritenuto responsabile di ricettazione continuata, pluriaggravata ed altro.

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