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India: si indaga pure su capitano nave

KOCHI (INDIA) - Il tribunale di Kollam, dove si tiene il processo a carico dei due marò pugliesi, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ha chiesto alla polizia di avviare delle indagini per accertare la responsabilità del capitano della Enrica Lexie nell'uccisione di due pescatori indiani. In particolare, il magistrato capo A.K. Gopakumar ha incaricato gli investigatori di fare luce sulla delicata questione di chi ha dato l'ordine di sparare a bordo della petroliera Enrica Lexie minacciata da un attacco di pirati.

KOCHI (INDIA) - Il tribunale di Kollam, dove si tiene il processo a carico dei due marò pugliesi, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ha chiesto alla polizia di avviare delle indagini per accertare la responsabilità del capitano della Enrica Lexie nell'uccisione di due pescatori indiani. In particolare, il magistrato capo A.K. Gopakumar ha incaricato gli investigatori di fare luce sulla delicata questione di chi ha dato l'ordine di sparare a bordo della petroliera Enrica Lexie minacciata da un attacco di pirati.

Il tribunale punta ad appurare se i militari accusati avessero l'ordine di sparare senza il permesso di un superiore, se ci fosse un superiore a bordo che ha dato l'ordine e se i fucilieri fossero sotto l'autorità del capitano.

Il giudice avrebbe inoltre posto altri quesiti relativi alla responsabilità della custodia delle armi quando la nave si trovava in acque territoriali indiane, a partire dal ruolo del capitano, per appurare se lo stesso avesse avvertito le autorità indiane dopo l'incidente del 15 febbraio.

Nel caso in cui la polizia decidesse di avviare ulteriori indagini, è probabile il rischio che la petroliera italiana, ora ancorata al largo di Kochi, possa rientrare in porto per permettere altri accertamenti sull'equipaggio e sui quattro marò dell'unità anti pirateria rimasti a bordo.

Ma la diplomazia non si ferma. “Bisogna crederci e dimostrare che non molliamo”: così il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura interviene sui due marò italiani sotto processo in India per l'uccisione di due pescatori. “Ora la prova balistica è fondamentale. Se emergerà che le pallottole non sono italiane li portiamo fuori presto. Se l'esito non sarà favorevole, non ci sgomenteremo”, ha sottolineato: “Si può sparare per sbaglio, in quel caso devono essere giudicati a casa”.

“Quando sono arrivato in India mi sono trovato di fronte un muro”, ha aggiunto De Mistura, riferendosi al surriscaldato clima pre-elettorale nel paese. “Del resto, in un anno sono morti 28 pescatori, in incidenti simili”, ha spiegato il sottosegretario.

Staffan De Mistura, intanto, si recherà domani in visita alle famiglie dei marò incarcerati a Trivandrum: “E’ mia intenzione portare alle famiglie messaggi e regali ricevuti direttamente dai due”. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone si erano intrattenuti lungamente a colloquio martedì con il sottosegretario anche sulla strategia difensiva approntata a loro favore dal team interministeriale operativo in India.

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