Indicazioni uffici antiquate: indolenza al Comune, cittadini depistati
Dove si trovano i vari uffici comunali? Niente di più semplice. A risolvere il problema ci ha pensato da tempo l’amministrazione comunale disponendo l’istallazione di un grande, luminoso tabellone. Ma non è aggiornato da anni
BRINDISI - Dove si trovano i vari uffici comunali? Niente di più semplice. A risolvere il problema ci ha pensato da tempo l’amministrazione comunale disponendo l’istallazione di un grande, luminoso tabellone collocato al centro dell’ingresso principale di palazzo di città, in Piazza Matteotti, contenente tutte le indicazioni necessarie per permettere ai cittadini che si recano in comune, di individuare con facilità l’ ubicazione dei vari uffici comunali, degli assessorati e dell’ufficio del sindaco.
Non c’è alcun pericolo che si possa girare a vuoto e disperdersi nei diversi corridoi e piani di palazzo di città, ma anche nei diversi plessi comunali in cui sono ubicati i vari Uffici. Tutto scritto sul tabellone. Per agevolare l’individuazione del percorso da seguire, si è provveduto a denominare diversamente i tre ingressi esistenti in piazza Matteotti, collocando le tabelle A, B e C.
Però in agguato c’è sempre la possibilità di qualche piccolo errore, che qualcosa sfugga. A chi non succede? Bisogna essere comprensivi. Non bisogna esagerare nella pignoleria, essere eccessivamente pedanti. Sono cose che possono accadere, l’importante è intervenire tempestivamente aggiornando o correggendo le indicazioni inesatte.
Però, a leggere quelle indicazioni, sorge qualche dubbio che non si tratti solo di piccoli errori, o momentanee dimenticanze, ma di completo disinteresse per i cittadini e per i loro diritti. Intanto bisognerebbe eliminare l’indicazione relativa al difensore civico, che può creare qualche confusione, perché è un organo da tempo inesistente, in quanto soppresso nel 2011 (cinque anni fa).
Ma si dovrebbe anche aggiornare l’indicazione relativa alla ubicazione degli uffici del Sindaco, del Gabinetto del Sindaco, della Sala Giunta e del centro di elaborazione dati, in quanto da moltissimi anni hanno traslocato dal 2° piano dell’ingresso A, di piazza Matteotti, a Palazzo Nervegna, forse all’insaputa di chi è preposto all’aggiornamento di quel tabellone, ma anche dei tanti che frequentano giornalmente il palazzo e che potrebbero intervenire, o quantomeno segnalare l’anomalia.
Che dire poi dell’indicazione riferita all’ufficio Affari legali. Il cittadino legge il tabellone, attraversa l’ingresso A , sale al terzo piano e sicuramente non trova l’ufficio legale, perché diversamente da quanto indicato, si trova in via Ferrante Fornari. Va piuttosto male per coloro che intendono recarsi negli uffici della Polizia Municipale o in quelli dei Servizi Sociali, in quanto il tabellone provvede a mandarli a zonzo dalle parti di via Provinciale S. Vito, anche se si trovano da tutt’altra parte, a diversi chilometri di distanza.
Ma sono anche errate le indicazioni relative agli Uffici della Pubblica Istruzione, Sport, Assetto Territoriale, Urbanistica, Lavori Pubblici, Tributi, Teatro, Beni Monumentali, Pes, Casa, Patrimonio, Igiene Pubblica. E’ impossibile rintracciare la gran parte degli assessorati, se si commette l’ingenuità di seguire le indicazioni del tabellone. Come anche le delegazioni comunali chiuse da tempo, ma sempre indicate nel tabellone.
Allora che senso ha mantenere quel tabellone senza aggiornarlo, considerato che è difficile individuare una informazione corretta? Per creare confusione e disagio? Niente comunque di nuovo in questa città. E’ l’ennesima dimostrazione che i cittadini, le loro esigenze, i loro diritti, non costituiscono una priorità dell’impegno dell’amministrazione, considerata la riluttanza a correggere i tanti errori esistenti sul quel tabellone, nonostante le tantissime segnalazioni del sottoscritto e le lamentele di tanti cittadini costretti a girare a vuoto nei vari palazzi comunali.
Sperare in una amministrazione efficiente, all’altezza dei problemi e delle esigenze dei cittadini, che li ascolti, li coinvolga, li informi, costituisce purtroppo la grande illusione dei brindisini.