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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Fasano

"Offre soldi in cambio di falsa vaccinazione, ma infermiere lo denuncia"

Presunto tentativo di corruzione nell'hub vaccinale Conforama di Fasano reso noto dal consigliere regionale Fabiano Amati

FASANO - Avrebbe offerto una somma di denaro a un infermiere, in cambio di una falsa attestazione di vaccinazione anti Covid, ma si è beccato una denuncia ai carabinieri. Il consigliere regionale Fabiano Amati rende noto un presunto tentativo di corruzione avvenuto nei giorni scorsi presso l’hub vaccinale allestito nel centro commerciale Conforama di Fasano. 

“Questa notizia – commenta Amati - è da considerarsi esemplare sia per il rigore del personale sanitario che per far desistere chiunque avesse in animo di produrre simili iniziative. La vaccinazione è un trattamento sanitario a valore collettivo, cioè un dovere di tutti i cittadini, per cui nessuno può pensare di poter danneggiare gli altri sulla base di una decisione infondata e frequentare tranquillamente tutti i luoghi entrando in contatto con chi ha fatto il proprio dovere”.

Questi i fatti, così come ricostruiti da Amati: “qualche giorno fa un giovane pugliese si è presentato al centro vaccinale di Fasano-Conforama per ottenere una certificazione di esenzione, presentando documentazione rilasciata da un'altra regione italiana”. “Gli operatori del centro vaccinale – riferisce ancora il consigliere regionale - facevano presente sia l’incompetenza a rilasciare le certificazioni d’esenzione sia le proprie perplessità sulla validità della documentazione presentata”.

Lo stesso giovane, dunque, si sarebbe ripresentato “il giorno successivo nello stesso centro e dopo aver effettuato tutto il percorso amministrativo per accedere alla vaccinazione – si legge ancora nella nota di Fabiano Amati - proponeva all’infermiere il pagamento di una somma di denaro in cambio dell’attestazione di avvenuta vaccinazione senza la somministrazione. Al netto rifiuto dell’operatore sanitario conseguiva l’allontanamento del giovane dal Centro vaccinale”.

“Ringrazio l’infermiere – conclude Amati - che ha subito il tentativo di corruzione per aver opposto fermezza e alta qualità professionale e civica, e ringrazio i responsabili del Centro vaccinale, nella specie la dottoressa Antonella De Simone, che senza esitazioni e paternalismo hanno deciso di denunciare l’accaduto all’autorità giudiziaria”.

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