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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tap: infiltrati giunti da altre regioni scatenano devastazioni nella notte

La società del gasdotto denuncia le azioni di un gruppo di "violenti", comunica che rispetterà le indicazioni del Tar, ma ne sottolinea anche la conferma delle modalità di realizzazione del progetto

Mentre nella notte si è scatenata la violenza di gruppi infiltrati contro il patrimonio storico e paesaggistico della zona, a proposito dei contenuti del decreto presidenziale del Tar Lazio, che sospende sino al 19 aprile l'espianto degli ulivi sul percorso del microtunnel, Tap fa notare: l’affermazione che le modalità di realizzazione del gasdotto TAP “debbono ritenersi definitivamente approvate”; il richiamo alla “leale collaborazione tra le autorità amministrative” nonché alle “scadenze stagionali da rispettare” per le attività di espianto; il rinvio al Mattm per il riesame dell’atto impugnato sia per quanto riguarda le competenze della Regione sulla A44 sia per la verifica di assoggettabilità a Via del progetto esecutivo del microtunnel. Tap fa sapere inoltre che in attesa dell’udienza in camera di consiglio del prossimo 19 aprile, si atterrà rispettosamente a quanto disposto dal decreto. Provvederà altresì a segnalare a tutte le autorità l’effettivo attuale stato dei 211 alberi dell’area di cantiere del microtunnel. 

Al momento risultano espiantati e trasportati altrove 168 ulivi  (157 sono già stati trasportati nell’area di stoccaggio di Masseria del Capitano, 11 sono provvisoriamente sistemati presso il deposito della società AlmaRoma), Tutti i restanti alberi sono bloccati nell’area di cantiere e necessitano urgentemente di cure; una attività che è attualmente impedita - sostiene Tap - dal gruppo più violento di oppositori accampato di fronte al cantiere (che questa notte ha devastato l’area producendo danni gravissimi al patrimonio paesaggistico e storico, si vedano i post su Facebook del comandante dei Vigili Urbani di Melendugno). Paradossalmente, sottolinea Tap, "costoro ostacolano un’attività che si muove proprio nella direzione della tutela degli alberi che si assume di voler proteggere".

Ecco il post su Facebook del comandante della polizia locale: "Faccio appello come cittadino, più che comandante della Polizia Locale, a tutti i compaesani e a quanti dei paesi limitrofi hanno abbracciato la causa No TAap, su cui come ufficiale di p.g. non mi pronuncio ma indignato, amareggiato, e profondamente ferito invito tutti gli attivisti e salentini in genere, ad esternare il loro dissenso e disapprovazione su quanto accaduto questa notte presso il cantiere Tap. Personaggi giunti da varie parti d’Italia, hanno dissacrato il nostro territorio, martoriato la culla dei nostri avi, San Basilio, dove un muro millenario è stato abbattuto per farne una sorta di barricata e impedirne ogni transito veicolare".

"Noi non abbiamo bisogno di questa gente che si è appropriata in maniera inqualificabile di una lotta civile - su cui non posso e non voglio entrare in merito - condotta fino ad oggi con dignità e identità’. Questi comportamenti estremi, più che altri, hanno strappato le radici de nostri padri. Disertate dunque quel presidio dove sembrano tornate le masnade saracene. Non potevo tacere come cittadino e cultore del nostro territorio e nostre tradizioni. Rientra ora nei miei doveri denunciare penalmente alle autorità i danneggiamenti stradali e gli scempi perpetrati".

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