Quando l'informazione elettronica crea dubbi nell'automobilista
Con l’espressione “informazione 33.3” non si vuole certamente indicare un moderno sistema in grado di fornire tempestivamente notizie sullo stato del traffico, ma anche a fornire valide alternative
BRINDISI - Con l’espressione “informazione 33.3” non si vuole certamente indicare un moderno sistema in grado di fornire tempestivamente notizie sullo stato del traffico e sulla sua evoluzione a breve termine, finalizzato a gestire in maniera ottimale eventuali situazioni di emergenza, ma anche a fornire valide alternative.
Più banalmente e semplicemente si vuole indicare la percentuale massima del 33,3% di attendibilità delle informazioni fornite da uno dei grandissimi tabelloni luminosi collocati in città. La riflessione fa riferimento alla informazione apparsa sul tabellone collocato su via Provinciale per Lecce, in precedenza della rotatoria che connette le vie del Mare, Porta Lecce e Bastioni S. Giacomo.
Nei giorni scorsi, in molti hanno potuto apprendere da quei tabelloni, che il traffico era “rallentato causa lavori”, senza precisazione alcuna. La lotteria era comprendere se quella informazione era riferita a tutti i tre percorsi, che si diramavano da quella rotatoria o solo ad uno dei tre. Alla fine i cittadini hanno potuto accertare, che quella informazione era riferita alla sola via del Mare. Ad una sola via, su tre. Valida quindi al 33,3%.
Nondimeno, deve aver raggiunto l'effetto voluto, avrà tanto soddisfatto coloro che hanno gestito e impostato quella informazione, che l'hanno replicata anche il giorno di sabato e nei successivi giorni festivi di domenica e lunedì, quando non era in corso alcun lavoro, che interessasse quella sede stradale, né era in atto alcun rallentamento del traffico.
Si potrebbe essere portati a pensare ad un “peccato veniale”, che non c'è niente di eccessivamente grave. Meglio dare un informazione in più, che una in meno. L'unica e rilevante controindicazione rispetto ad una simile indulgenza, risiede nel fatto che potrebbe insinuare nei cittadini la convinzione della scarsa attendibilità di quelle informazioni, vanificando lo scopo di quel progetto e le importanti risorse economiche impegnate per realizzarlo. Sempre ammesso che alla fine si riesca ad attivarlo concretamente.
Ma potrebbe trattarsi di una prima fase sperimentale. Ma allora perché non informare i cittadini, fornendo le indicazioni necessarie per gestire al meglio, e con leggerezza, quelle informazioni?