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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il questore Gargano si presenta: "Umanità ed empatia per il bene della collettività"

Stamattina l'insediamento alla guida della questura di Brindisi di Annino Gargano, proveniente dalla questura di Chieti. “Orgoglioso, onorato e contento di venire in questa bellissima città per cui ho sempre avuto grande affetto”

BRINDISI – Umanità ed empatia da mettere in campo per il bene della collettività e del cittadino, per fare in modo che i diritti degli stessi vengano salvaguardati. Così il ruolo della Polizia di Stato viene concepito dal questore Annino Gargano, insediatosi oggi (mercoledì 20 aprile) alla guida della questura di Brindisi. Nato ad Amalfi 57 anni fa, sposato e padre di una figlia, Gargano succede a Ferdinando Rossi, trasferitosi a Foggia. Il neo questore ha già diretto le Squadre Mobili di Bari e Lecce. Il suo è dunque il ritorno in un territorio di cui conosce da anni le dinamiche malavitose. Basti pensare che stamattina ha trovato ad accoglierlo Cataldo Motta, ex procuratore della Dda di Lecce. 

Il video: "Orgoglioso e contento di questa opportunità"

Il curriculum

In servizio dal 1990, Gargano ha frequentato il corso quadriennale di formazione per commissari presso l’Istituto superiore di polizia di Roma. Dopo aver ricoperto gli incarichi di vice dirigente della Squadra Mobile e di dirigente delle Volanti della Questura di Parma, ha diretto la Squadra Anticrimine del Commissariato di Viareggio - Versilia” nonché la Squadra Mobile della Questura di Lucca. Dopo l’esperienza alla direzione della Squadra Mobile e della Divisione Immigrazione della questura di Lecce, da primo dirigente è stato a capo, per tre anni, della Squadra Mobile di Genova per poi rientrare in Puglia a guidare la Squadra Mobile di Bari. Nel 2018 nominato Dirigente Superiore, ha svolto servizio a Roma presso l’Ufficio Centrale Ispettivo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ricoprendo anche l’incarico di direttore del Servizio ispettivo e di controllo. Dal 16 maggio 2019 al 30 settembre 2020 è stato questore di Vibo Valentia. Dall’1 ottobre 2020 fino a ieri (19 aprile) è stato questore di Chieti.

Conferenza stampa insediamento questore Gargano Brindisi-2

Le esperienze a Bari e Lecce

La nuova destinazione è quindi un ritorno a casa, perché “in Puglia – dichiara Gargano – mi sono sempre trovato come se fossi a casa mia”. Gargano, nel corso di una conferenza stampa svoltasi in mattinata, ricorda di aver svolto tante indagini sulle attività della Scu e sugli epigoni del territorio, da dirigente della Squadra Mobile di Lecce. Sempre nel capoluogo Salentino, da dirigente della Divisione Immigrazione, si è occupato degli sbarchi lungo la nota rotta balcanica. Inoltre è stato impegnato in attività di ordine pubblico legate all’emergenza Nord Africa e ha diretto la tendopoli per migranti che fu allestita nel 2011 a Manduria (Taranto). Gargano, alla guida della Mobile di Genova, ha anche contrastato le ‘ndrine presenti nel Nord Italia. 

A Bari ha diretto per un anno e mezzo la Squadra Mobile, ritrovandosi in piena guerra fra due clan contrapposti. “Il giorno del mio insediamento – afferma – ci fu il primo omicidio, seguito da diversi altri omicidi e tentati omicidi”. Dell’esperienza barese Gargano ricorda in particolare un’operazione contro la mafia georgiana culminata nel dicembre 2017 con la risoluzione dell’omicidio di Annarosa Tarantini, una pensionata uccisa per errore nel pieno di una guerra fra bande che si contendevano la piazza di spaccio di Bitonto. “Molto positiva” anche l’ultima esperienza a Chieti, dove Gargano ha operato in un territorio con una vivace attività industriale, in cui gli effetti della pandemia si sono fatti sentire. 

Le nuove sfide

E infine l’approdo a Brindisi. “Sono orgoglioso – afferma il questore - di trovare personale all’altezza della situazione in tutte le specialità della Polizia di Stato presenti nella provincia e onorato di lavorare con donne e uomini il cui valore è riconosciuto”. A tal proposito Gargano esprime il suo plauso nei confronti dei poliziotti del commissariato di Ostuni che la scorsa settimana hanno prestato soccorso a un camionista colto da malore sulla superstrada per Brindisi, con un intervento che sembrava tratto dalla sceneggiatura di un film d'azione”. Il questore si dice inoltre “orgoglioso, onorato e contento di venire in questa bellissima città per cui ho sempre avuto grande affetto”. “Cercherò di svolgere questo incarico – prosegue - con impegno e determinazione, con una particolarità che è quella del volto umano delle istituzioni nel rispetto delle regole alla base del convivere civile”. 

Gargano ha conservato il ricordo di un territorio importante, in cui “le giovani leve della criminalità dell’epoca, oggi hanno raggiunto livelli superiori rispetto al passato.” Si tratta di un territorio “non scevro dalla criminalità organizzata, che entra talvolta in modo silente e si è perlopiù inabissata, perché questo garantisce minore visibilità e quindi minore esposizione rispetto ad azione di contrasto da parte dello Stato”. Il territorio richiederà dunque “massima attenzione anche nell’adozione di misure personali e patrimoniali”, lungo un percorso che negli auspici di Gargano dovrà essere “foriero di tanti successi, laddove il successo è quello del quotidiano al favore e al fianco del cittadino”.

“Il nostro esserci sempre - afferma il questore - è da declinare praticamente tutti i giorni: dalle piccole cose si arriva alle grandi cose”. Fra le sfide da affrontare vi sarà anche la prevenzione e il contrasto di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione degli appalti che scaturiranno dall’utilizzo delle risorse del Pnrr. “Per quanto riguarda i fondi del Pnrr spiega Gargano – servirà un grado di attenzione ancora ultraneo. Anche Brindisi, con il suo porto che vede anche la presenza di navi da crociera, con il suo aeroporto e la sua provincia bellissima, mi auguro sia oggetto di tante iniziative”.  Il questore è pronto a impegnarsi “visceralmente a favore della cittadinanza. “Il modello che cercherò di riproporre quale autorità provinciale di pubblica sicurezza - conclude – sarà quello vincente di far parte della squadra Stato, che qui so essere di altissimo profilo. Un modello di piena sinergia con il prefetto e con le altre forze di polizia. 

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