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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca San Pancrazio Salentino

Inseguimento tra carabinieri e Giulietta finisce con tamponamento e arresto

Si è concluso con un incidente in corso Umberto a San Pancrazio Salentino un inseguimento tra una Giulietta di colore bianco e un’auto dei carabinieri

SAN PANCRAZIO SALENTINO –  Si è concluso con un incidente in corso Umberto a San Pancrazio Salentino un pericoloso inseguimento tra una Giulietta di colore bianco e un’auto dei carabinieri. Uno degli occupanti è stato bloccato subito, l’altro è  riuscito a dileguarsi a piedi ma è stato fermato poco dopo nei pressi della stazione ferroviaria. I fatti si sono verificati intorno alle 19.30 di martedì 16 ottobre.

Gli arrestati

Gli arrestati sono: Denis Matic 27 anni e Toni Marinkovic 28 anni, entrambi nati in Serbia e residenti nel campo nomadi di Napoli Secondigliano. Sono accusati di ricettazione, possesso di segni distintivi contraffatti, resistenza a pubblico ufficiale e possesso di attrezzi atti allo scasso. 

incidente inseguimento san pancrazio-2

Nel tardo pomeriggio di ieri una pattuglia della stazione di San Donaci, diretta dal maresciallo Francesco Lazzari, nel corso di un servizio di pattugliamento ha intercettato un’Alfa Romeo Giulietta di colore bianco con a bordo 2 persone. Pochi giorni prima, la stessa auto si era data alla fuga incrociando una pattuglia dell’Arma. Questa volta i militari hanno deciso di intimare l’Alt al quale gli occupanti hanno risposto fuggendo. I militari non hanno esitato a ingaggiare un inseguimento allertando tutte le pattuglie in servizio nella zona.

L'incidente a San Pancrazio Salentino

L'epilogo a San Pancrazio Salentino, che dista pochi chilometri da San Donaci. Secondo quanto riferito da alcune persone che hanno assistito alla scena, a quell’ora Corso Umberto era pieno di gente e nel punto in cui sì è verificato l'incidente c'è anche una scuola di danza, la Giulietta è giunta a tutta velocità nel centro cittadino inseguita dai carabinieri tamponando un'Alfa 156, una Bmw e una Citroen C3, in sosta. In quel momento è giunta un’altra auto dei carabinieri dalla direzione opposta che ha bloccato la Giulietta. Nell’impatto la Giulietta Alfa Romeo ha riportato la rottura del semiasse sinistro e pertanto gli occupanti impossibilitati a proseguire la marcia scesi dal veicolo si sono dati alla fuga a piedi, Denis Matics è stato inseguito e bloccato dopo poco in via Duca d’Aosta.

Foto arresti San Donaci (1)-2

La cattura del secondo fuggitivo

Le ricerche hanno permesso di rintracciare anche il secondo nomade che grazie all’oscurità aveva trovato rifugio in un terreno adiacente la via Bartolo Longo. Dagli accertamenti effettuati sull’auto condotta dai serbi è emerso che la targa apposta sul veicolo è provento di furto denunciato il 7 ottobre scorso nel commissariato di Ps di Gallipoli (Le) ed appartiene ad una Ford Focus.

Dei fatti se ne sono occupati i carabinieri della stazione di San Donaci oltre ai colleghi di San Pancrazio e del Norm della compagnia di Francavilla Fontana, diretta dal capitano Gianluca Cipolletta che si è recato personalmente sul posto. Gli agenti della Polizia locale di San Pancrazio Salentino, invece, si sono occupati della viabilità per tutta la durata delle operazioni dei carabinieri. 

VIDEO

I due nomadi prima di darsi alla fuga si erano disfatti di guanti e passamontagna che avevano con loro. Nell’auto sono stati trovati attrezzi finalizzati allo scasso, sottoposti a sequestro: si tratta di una mazza ferrata, un piede di porco, un grosso cacciavite, nonché una paletta segnaletica del genere in uso alle forze di polizia e sul cruscotto anteriore un lampeggiante a luce azzurra regolarmente funzionante ed alimentato dalla presa accendisigari. 

La Giulietta utilizzata dai malviventi non risulta oggetto di furto ed appartiene ad un pregiudicato di Napoli. I due prima di gravitare in provincia di Brindisi erano stati nelle zone di Palagiano (Ta) dove non si esclude che abbiano potuto perpetrare qualche evento delittuoso, infatti sono in corso specifici accertamenti al riguardo. Entrambi hanno comunque a loro attivo un nutrito curriculum. Dopo le formalità di rito sono stati trasferiti nella casa circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

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