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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Integrazione scolastica: "Si va verso riduzione del servizio e delle tutele"

Confintesa: "Educatori costretti a svolgere anche mansioni da Oss, necessario trovare 200mila euro per ex utenti Asl"

BRINDISI – Fra educatori che espletano anche le mansioni di operatori socio sanitari e la necessità di trovare una copertura finanziaria da 200mila euro per servire anche gli utenti che fino allo scorso anno erano gestiti dall’Asl, emergono nuove criticità nel servizio di integrazione scolastica. A segnalare tali problematiche è il sindacato Confintesa, tramite una nota a firma di Laura Vitali.

La questione è stata al centro di una riunione della commissione consiliare Servizi sociali del Comune di Brindisi nel corso della quale, ieri (mercoledì 24 ottobre), nel corso della quale sono stati ascoltati in audizione il responsabile della società Socioculturale, Alessandro Nocco, e il dirigente preposto del Comune di Brindisi.

Confintesa parla di  “un quadro preoccupante vista la carenza delle scuole per i servizi di competenza e una necessità di rivedere l'organizzazione del lavoro con una richiesta agli educatori di rivedere le proprie mansioni garantendo anche i servizi di Oss, nonostante il bando pubblico qualifica il servizio con richiesta di assistenza qualificata educatori”.

L’organizzazione sindacale rimarca che “solo e solamente la disponibilità dei dipendenti volontaria potrà risolvere un problema così grave visto che i piccoli assistiti non possono essere lasciati senza il supporto necessario per le loro necessità”. E poi viene sollevata anche la questione riguardante i casi degli utenti che fino allo scorso anno erano gestiti dall’Asl e ora sono in quota al Comune, senza la necessaria copertura finanziaria. Questo perché “l'Asl –prosegue il sindacato - non ritiene di dover intervenire economicamente sul numero dei casi passati al comune di Brindisi”. 

“Si parla di circa 200mila euro – si legge ancora nella nota - che molto probabilmente dovrà l'amministrazione comunale trovare con un ulteriore variazione di bilancio, se sarà possibile e se le casse comunale lo permetteranno”.

Per Confintesa  “resta quindi lontana la possibilità di garantire ai dipendenti il rispetto della clausola sociale rafforzata da un accordo sottoscritto in prefettura che avrebbe dovuto garantire il rispetto dei contratti di lavoro”. Per questo “si va verso la riduzione di servizio, la riduzione delle ore lavoro e la riduzione delle tutele degli assistiti”. “In questa situazione di enorme confusione e preoccupazione – conclude il sindacato - riteniamo che le Istituzioni e l Amministrazione debba fare tutti gli per garantire gli impegni assunti”.
                         

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