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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Guaceto: rete recuperata, pescatori di frodo in fuga ma filmati

Avvistati dal personale di vigilanza dell'Area marina protetta. Intervento tempestivo della Guardia Costiera

BRINDISI – Intervento della Guardia Costiera nella mattinata di oggi nell’Area marina protetta di Torre Guaceto, su segnalazione del servizio di vigilanza del consorzio di gestione che aveva avvistato un natante impegnato in attività di pesca in zona interdetta, ennesimo caso rilevato di violazione dei vincoli che tutelano le acque e la parte terrestre della riserva.

“È accaduto intorno alle 8 di questa mattina. Il personale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto era impegnato nell’attività di monitoraggio della riserva, quando – spiega un comunicato dello stesso consorzio -  ha notato che una piccola imbarcazione stava entrando nell’area protetta e, quindi, commettendo più di un reato. Non solo, raggiunto il punto che i due soggetti a bordo della barca hanno ritenuto idoneo, questi hanno iniziato a calare una lunga rete in mare”.

“Quei due erano pescatori di frodo e stavano agendo, inaspettatamente, alla luce del sole, forse immaginando che, visto il divieto di circolazione attivo sul tutto il territorio nazionale, nessuno li avrebbe notati. Grande errore, il Consorzio non ha abbassato il proprio livello di guardia sull’area protetta”, prosegue il comunicato.

Non avendo la facoltà della repressione dei reati in riserva, che come è noto compete ad ufficiali di polizia giudiziaria dei vari corpi delle forze dell’ordine, “il personale addetto al monitoraggio ha immediatamente contattato gli uomini della Guardia costiera di Brindisi”.

pescatori di frodo torre guaceto 11 marzo 2020-2

Mentre partiva un’unità della Capitaneria di Porto di Brindisi per raggiungere Torre Guaceto nel minor tempo possibile, gli operatori del Consorzio sono comunque riusciti a fotografare e filmare i pescatori di frodo, “riuscendo a catturare un’immagine chiara dei due soggetti coinvolti”.  Purtroppo, quando la Guardia Costiera è giunta sul posto, i due soggetti erano già riusciti a dileguarsi raggiungendo il luogo dove avevano parcheggiato auto e carrello dell’imbarcazione.

Le coordinate Gps fornite dal personale dell’ente all’equipaggio della Guardia Costiera hanno consentito di localizzare il tramaglio lungo circa cento metri e di salparlo prima che cominciasse a fare strage di pesci. Non è la prima volta che questi soggetti raggiungono Torre Guaceto per pescare, si tratta di uomini del posto e, tra i due, uno è molto giovane, fa sapere il Consorzio di gestione.

“Ringraziamo gli uomini della Guardia costiera – ha detto Corrado Tarantino, presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto -, per essere intervenuti subito ed aver asportato la rete. Solo con gli interventi tempestivi ed adeguati delle forze dell’Ordine noi possiamo proteggere la nostra Torre Guaceto”.

Il valore dell’attività svolta dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Brindisi si coglie anche se ci si sofferma su un aspetto sconosciuto ai più, ma di fondamentale importanza per chi lavora per la tutela del mare. Il Corpo ha attivato un contatto WhatsApp attraverso il quale si può segnalare, in tempo reale, il compiersi di un reato in mare.

“Anche questa tecnologia ha favorito il buon esito dell’attività portata avanti oggi e, sicuramente, renderà la collaborazione tra il Consorzio e l’Autorità sempre più fruttuosa. Quanto ai pescatori di frodo, l’ente ha consegnato alla Guardia costiera le immagini video-fotografiche che ritraggono i pescatori di frodo all’opera e riferito tutte le informazioni in possesso”, conclude il comunicato.

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