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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Tenta di corrompere un collega: interdetto un medico specialista

Il professionista avrebbe tentato di indirizzare dei pazienti ricoverati al Perrino presso la clinica privata in cui prestava servizio, per aumentare il suo budget. Ma il collegalo ha denunciato

BRINDISI – Avrebbe istigato alla corruzione  uno specialista in servizio presso l'ospedale Perrino, chiedendogli di indirizzare i pazienti verso una nota clinica privata della provincia di Brindisi, accreditata con il servizio sanitario nazionale, in cui prestava servizio. Un medico specialista di Lecce è stato raggiungo dalla misura interdittiva del "divieto di esercitare per mesi nove la professione di medico”. Si tratta di un provvedimento emesso dal Gip del tribunale di Brindisi, su richiesta della Procura, a seguito delle indagini effettuate dai carabinieri del Nas di Taranto. 

Le indagini sono partite nel settembre 2018, a seguito di una denuncia sporta dal direttore geberale dell'Asl di Brindisi. Da quanto emerso nel corso delle indagini, il professionista avrebbe tentato di convogliare pazienti affetti da neoplasie epatiche ricoverati in una pubblica struttura verso la clinica in cui lavorava, al fine di effettuare trattamenti sanitari altamente remunerativi, finalizzati ad incrementare le prestazioni di ricovero presso la stessa clinica (nei confronti della quale non vi sono provvedimenti) e, quindi, il suo “budget”.

Quale ricompensa per la sua disponibilità, il medico ospedaliero, che ha rifiutato di aderire alla procedura, avrebbe ricevuto denaro mediante il conferimento di una consulenza scientifica retribuita da parte della clinica. Nel contesto investigativo è altresì emerso che i trattamenti sanitari da espletare nella clinica privata non erano “necessari” in quanto potevano essere effettuati presso la Asl di Brindisi, attrezzata per tale tipo di servizio. 

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