Rapina all'Eurospin: gli arrestati professano la loro innocenza
Il 23enne Cosimo Morleo e il 25enne Giuseppe Ferrarese, entrambi reclusi in carcere, interrogati stamattina dal gip
BRINDISI – Entrambi si sono professati estranei ai fatti. Stamattina sono stati ascoltati dal gip del tribunale di Brindisi, Valerio Fracassi, i due brindisini arrestati per la rapina perpetrata il 24 agosto 2019 ai danni del supermercato Eurospin di via Enrico Fermi, nella zona industriale di Brindisi. Il 23enne Cosimo Morleo, difeso dall’avvocato Laura Beltrami, e il 25enne Giuseppe Ferrarese, assistito dal legale Emanuela De Francesco, sono stati interrogati in modalità videoconferenza. I due hanno risposto alle domande del giudice, spiegando di non aver preso parte all’assalto armato.
La rapina venne consumata intorno alle ore 19:30. Due uomini armati di pistola, con volto coperto da passamontagna, si impossessarono di un registratore di cassa contenente 1300 euro in banconote e si dileguarono a piedi verso il rione Perrino, attraverso via Crati (stessa via percorsa, sempre a piedi, per raggiungere il supermercato). I rilievi del caso furono effettuati dai carabinieri della compagnia di Brindisi. I militari, nell’immediatezza dei fatti, recuperarono all’interno di un cassonetto della raccolta differenziata situato nei pressi dell’attività commerciale un blister di monete da 2 euro, per un valore complessivo pari a 50 euro, e degli indumenti, fra cui una felpa nera con scritta bianca sul petto, che combaciavano, come testimoniato da alcuni dipendenti dell’Eurospin e sulla base anche delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza, con quelli indossati dai rapinatori.
Da quegli abiti i carabinieri del Ris hanno tipizzato due profili genetici "senza dubbio riconducibili ai rapinatori e senz'altro - scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare- utili ai fini di una comparazione del Dna con quelli inseriti nella banca dati nazionale", in cui erano già archiviati i profili genetico di Morleo e Ferrarese, acquisiti in occasione delle indagini relative ad un'altra rapina. L'inchiesta, coordinata dal pm Francesco Carluccio, è sfociata sabato scorso 29 maggio, nell’emissione della misura cautelare in regime carcerario. Entrambi i ragazzi, già sottoposti ai domiciliari per altro, sono reclusi presso la casa circondariale di Brindisi in via Appia. Gli avvocati si riservano di presentare istanza di scarcerazione al gip oppure al tribunale del riesame.