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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Intervento/ Circo, un ricorso inutile

Quando non sai che fare, agisci! Era questo l’imperativo “bizzarro” inventato da una politica di altri tempi, che cercava di dare dignità all’agire per agire, spesso finalizzato al nulla. L’importante non era il merito dell’attività messa in atto, ma “ l’aspetto estetico”.

Quando non sai che fare, agisci! Era questo l’imperativo “bizzarro” inventato da una politica di altri tempi, che cercava di dare dignità all’agire per agire, spesso finalizzato al nulla. L’importante non era il merito dell’attività messa in atto, ma “ l’aspetto estetico”, l’effetto psicologico dell’annuncio, di segnare una qualche di vitalità , sempre e comunque, indipendentemente dall’effettiva utilità e/o efficacia del risultato.

La vicenda del Circo Darix presenta Orfei può costituire la dimostrazione di come si sia interpretato alla perfezione questo insegnamento. La giunta comunale con deliberazione n. 287 del 12 settembre 2013, ha dato mandato all’ufficio legale, nella persona dell’avvocato Francesco Trane, di proporre appello dinanzi al consiglio di Stato, avverso l’ordinanza n. 399/2013 Reg. Prov. Cau del T.A.R. di Lecce con la quale, su ricorso del legale rappresentante del circo, si sospendeva l’efficacia l’ordinanza sindacale n.27 riguardante lo svolgimento dell’attività circense con l’utilizzo di animali.

Quel tribunale, in attesa della trattazione del merito, in seguito ad un sommario esame del ricorso, ha ritenuto ingiustificato prescrivere un assoluto divieto di utilizzazione di animali, per cui ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza sindacale. In pratica il circo può svolgere, senza impedimento alcuno, le proprie rappresentazioni.

In conseguenza di quel mandato, l’ufficio legale del comune di Brindisi dovrebbe predisporre l’appello, notificarlo alla parte avversa, depositarlo e rimanere in attesa dell’udienza, che sarà fissata, come è noto a tutti, sicuramente in data successiva al termine delle rappresentazioni del circo programmate nella città di Brindisi.

A questo punto qualcuno dovrebbe spiegare il motivo dell’appello. Quale utilità si possa conseguire con l’eventuale pronuncia favorevole del Consiglio di Stato che annulli la sospensiva della ordinanza di divieto accordata ad un circo, che avrà sicuramente abbandonato da tempo il territorio di Brindisi. Altrimenti quell’appello rischia di essere percepito per quello che sembra a più di qualcuno; ovvero come funzionale solo a fare scena.

Ma c’è anche da chiarire l’aspetto economico della questione, che non sembra come si dice indolore, a costo zero. Intanto perché l’attività di quell’avvocato Trane ha un valore economico, che può essere benissimo quantificato in quello delle ore dedicate alla formulazione dell’appello e delle eventuali udienze. Attività ed ore che potrebbero essere dedicate allo svolgimento di altre attività, evitando il ricorso ad attività esterne.

Ma c’è anche da considerare quelli previsti nella delibera, che fanno riferimento alla possibile prevista nomina di avvocati domiciliatari, di eventuale trasferta, oltre naturalmente a quelle di notifica, di bolli, marche diritti di cancelleria e quant’altro necessario.

Proprio per evitare spese ingiustificate, a causa della inutilità dell’appello al Consiglio di Stato, credo che quella delibera debba essere revocata. Non si può certamente confidare nella inattività salvifica dell’ufficio legale: anche se utile, non sarebbe né prefigurabile, né ammissibile. Per questa volta credo che si debba e si possa fare a meno dell’effetto annuncio.

 

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