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Cronaca

Città invasa da topi, zanzare e vespe: basta prese in giro, il Comune agisca

Vincenzo Albano: "I cittadini sono ormai stanchi di vivere nel degrado, a convivere con i rifiuti abbandonati per terra, non prelevati tempestivamente, con i liquami, con gli odori nauseabondi"

BRINDISI - Con l’approssimarsi dei mesi caldi, in città si sta riproponendo il solito problema legato alla infestazione di zanzare, mosche, vespe, topi, blatte, piccioni che viene vissuto con grande disagio e preoccupazione dai nostri concittadini, in considerazione della massiccia presenza e aggressività riscontrata negli scorsi anni. Anche perché tali animali, oltre ad essere fastidiosi, possono diventare pericolosi per la loro salute, in quanto possono diffondere diversi parassiti e microrganismi patogeni. 

Le temperature e le abbondanti piogge di quest’ultimo periodo stanno favorendo la riproposizione di questo problema, in ogni parte della città, non solo nelle zone periferiche e dove c’è ristagno prolungato di acqua. Non è improduttiva di conseguenze negative la grande quantità di rifiuti e liquami sparsi per terra in moltissimi luoghi della città. Negli anni scorsi il problema fu affrontato con scarsi risultati, considerato i ritardi con cui erano sono stati realizzati gli interventi. E, comunque, si erano dimostrati incapaci di fronteggiarlo adeguatamente.

Il nostro capitolato prevede periodiche attività di disinfestazione, di derattizzazione, di controllo su queste attività e dei prodotti utilizzati, di controlli ambientali, di indagini sui micro e macro focolai di infestazione, di pubblicizzazione e sensibilizzazione della popolazione, che dovrebbero, almeno sulla carta porre riparo, preventivamente e/o  al bisogno, a queste situazioni, in modo efficace.

In questo contesto, diventa  fondamentale l'effettuazione per tempo di tutte  le azioni di prevenzione, di contrasto, ma anche di controllo, con interventi mirati, da effettuarsi  nei periodi e con la cadenze necessarie, la  tempestività dei  trattamenti antilarvari al fine di impedire che le larve diventino zanzare adulte, l'effettuazione di periodiche indagini sui micro e macro focolai di infestazione prima degli interventi di derattizzazione, l’utilizzo di altri mezzi di contenimento della popolazione di colombi, l’attivazione di una campagna di informazione della popolazione sulle iniziative e sui comportamenti che deve assumere,  per evitare di creare un ambiente  favorevole alla riproduzione di questi animali.

Considerato il silenzio e la mancanza di informazione, non vorrei, che anche quest’anno si stia partendo in ritardo. Certamente non si può aspettare, come sento dire, l'inizio o la fine di maggio per attuare i trattamenti necessari. 

A questo punto, credo che l'Amministrazione Comunale abbia il  dovere di informare i cittadini sulle misure preventive effettivamente messe in atto nei mesi scorsi, i controlli eseguiti  sugli interventi effettuati, se sono stati analizzati i prodotti utilizzati dalla ditta incaricata, se sono risultate inadempienze e non conformità rispetto a quanto previsto dal capitolato d’appalto,  ma anche, e soprattutto, quali iniziative il Comune di Brindisi, a cui spetta il compito o meglio il dovere  di tutelare la salute pubblica, stia  attualmente adottando in questo campo. Tutto questo facendo rifermento a quel contratto che l'ecologica non ha ancora firmato. 

Allora che si fa? In assenza di contratto, quella azienda mai risultata vincitrice di regolare gara di appalto, è libera di fare o non fare quello che vuole? Da parte sua, l'Amministrazione comunale, la Sindaca, in assenza di contratto, in base a quale logica e a quali riscontri continua a pagare il solito rateo mensile di 1.265.000 euro al mese, oltre naturalmente i servizi accessori e ulteriori?  Applicare solo le sanzioni,  per la mancata effettuazione dei diversi  servizi previsti  in capitolato, sembra un arma spuntata, considerato che il tar provvede   a incenerirle.                                                   

L’Amministrazione in questa vicenda non credo possa continuare a mantenere un profilo basso, sperando che le questioni si risolvano da sole, ma deve assumersi le responsabilità, che l’incarico e la legge le  assegna. Agendo e non aspettando, come si è fatto finora in tutti i campi di sua competenza.  I cittadini sono ormai stanchi di vivere nel degrado, a convivere con i rifiuti abbandonati per terra, non prelevati tempestivamente, con i liquami, con gli odori nauseabondi, con la sporcizia, con i topi, blatte, le zanzare, le vespe, con il guano dei colombi, che ammorbano la città.

Chiedono e pretendono una città vivibile, sicura, pulita, a misura umana. Non sopportano di essere presi in giro, di pagare un prezzo elevatissimo, spesso ai limiti delle loro possibilità economiche, per un servizio che spesso si rivela scadente. Nondimeno, in questa circostanza, l'amministrazione deve far affiggere nelle zone interessate, come previsto, il calendario degli interventi per permettere ai cittadini di tutelarsi, ma anche di controllare la loro effettiva esecuzione.

Non credo che sia sufficiente qualche incontro, qualche promessa o comunicato per ritenere risolto il problema. Ci vuole quel qualcosa in più, che negli anni scorsi è risultato di difficile attuazione. Bisogna semplicemente agire, senza dilazioni di sorta,  quantomeno  per dare significato alla funzione svolta e soddisfare le legittime aspettative dei cittadini. E' solo un'illusione. 

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