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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Intervento/ "Mistificazioni su Torre Guaceto, il consorzio non va commissariato"

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del presidente dimissionario del consorzio di gestione dell'oasi di Torre Guaceto, Enzo Epifani, sulla situazione della riserva protetta

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del presidente dimissionario del consorzio di gestione dell’oasi di Torre Guaceto, Enzo Epifani, sulla situazione della riserva protetta. 

In questi giorni assistiamo ad un gran clamore intorno a Torre Guaceto e alla sua governance, fatta di comunicati stampa e prese di posizione da parte di chiunque che a vario titolo richiede il commissariamento della Riserva. I motivi per i quali si richiede tale commissariamento sono vaghi, basati su mezze verità o su vere e proprie mistificazioni della realtà, in un'accozzaglia di interpretazioni libere, dietrologie e ricostruzioni fantasiose che in alcuni casi rasentano il ridicolo.

Come diceva Mark Twain: Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. In qualità di Presidente pro tempore del Consorzio ritengo che sia necessaria un'opera di verità che possa mettere un freno a questi giochi politici che oramai stanno andando ben oltre la dialettica politica. L'AMP/RNS di Torre Guaceto rappresenta nel sistema italiano una delle aree protette meglio gestite. E non lo dico io, ma parlano i risultati raggiunti ed i riconoscimenti ottenuti in questi anni. Il Ministero dell'Ambiente ha introdotto nel 2012 un sistema di valutazione delle governance delle aree marine protette. In base ai criteri di questo sistema di valutazione, nell’annualità 2012/13, Torre Guaceto si è posizionata prima nella classifica ministeriale. Oggi, però, abbiamo subito una retrocessione nel posizionamento, giungendo al quinto posto su 30 valutati. Questo, a mio parere, a causa degli errori politici commessi da chi ha gestito il consorzio nei due anni successivi alla mia presidenza, 2014-15.

La politica di tutela dell'area protetta, oltre alla realizzazione di interventi grazie ai finanziamenti attivati con attività progettuale del Soggetto Gestore (circa una ventina dal 2003 al 2013), si è esplicata attraverso l'utilizzo degli strumenti regolamentativi a disposizione del Soggetto Gestore.
Abbiamo approvato il regolamento per l'Area Marina Protetta, un'attività di co - pianificazione con i pescatori che è a livello mediterraneo un'esperienza pilota esemplare, insignita del premio “Bandiera Blu – Pesca Ambiente”. Tale capacità di governance è stata riconosciuta a livello internazionale tra l’altro dalle più prestigiose riviste scientifiche e di divulgazione quali “Nature” e “National Geographic”. Ma non solo. Negli ultimi anni enti terzi, indipendenti, nazionali ed internazionali, oltreché in prestigio indiscutibile, hanno conferito a Torre Guaceto numerosi riconoscimenti proprio per via della sua governance.

Alcuni esempi:
•                   Nell’ambito della Convenzione Internazionale di Barcellona, l’AMP riceve dal 2009 lo status di Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea (ASPIM), che si riferisce ai siti di primaria importanza per l’elevato grado di biodiversità in cui è assicurata capacità di gestione efficace. In Italia solo 10 AMP su 30 rientrano in questi standard e 750 in tutto il Mediterraneo. Tale riconoscimento è conferito da un Organismo tecnico dell’Onu.

•                   Il Ministero dell’Ambiente attraverso la sua struttura tecnica “Apat” certifica l’AMP con EMAS III dal 2005. Tale piano fornisce uno strumento riconosciuto per migliorare l’efficacia della gestione dell’Area Marina Protetta che è verificata ogni anno da un ente certificatore terzo.

•                   Il Ministero dell'Ambiente, nell'ambito dell'attuazione della Direttiva Quadro per la Strategia Marina (Marine Strategy programma di governance varato dall’Unione Europea), ha selezionato Torre Guaceto per realizzare un progetto pilota di monitoraggio ambientale sulla gestione della fascia costiera.

Il principale obiettivo dell’ente gestore è l'ampliamento della Riserva. Tale piano è stato già condiviso dalla Regione Puglia, dai Comuni di Carovigno (nell'ambito del PUG) e dal Comune di Brindisi e il Ministero dell'Ambiente in questi mesi è al lavoro per la chiusura della procedura e la pubblicazione del decreto. Il tentativo di mantenere al di fuori della Riserva alcuni terreni per favorire interessi privati a scapito dell’Area Protetta non potrà avere successo. Questo allargamento non è altro che la naturale conseguenza dell'ampliamento del Sito di Importanza Comunitario Torre Guaceto, già operativo dal 2010.  

Obiettivo del Consorzio di Gestione, che opera per conto del Ministero dell'Ambiente, è il mantenimento dell'interesse pubblico nell'erogazione di servizi ai fruitori, con la finalità di garantire la tutela degli habitat. L'attenzione verso una fruibilità sostenibile della Riserva è testimoniato dell'adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile, per la quale siamo in attesa nei prossimi mesi della visita da parte dei verificatori di Europarc.

“Tengo a precisare che avrei gradito un’opposizione propositiva, ricevere indicazioni precise su fatti e problematiche reali ed eventuali relativi suggerimenti. Ma aimè si continua a scrivere comunicati stampa circa fantomatici intrecci e interessi di dubbia natura, senza portare all'attenzione dei media o degli organi di vigilanza documenti a supporto di questa tesi. Per esempio, sorprende che oggi Consiglieri di Opposizione chiedano il commissariamento per i "troppi intrecci, troppi interessi…" non indicando nello specifico di cosa stiano parlando. Eppure, proprio qualche giorno fa, gli stessi hanno potuto effettuare un accesso agli atti amministrativi del Consorzio, non trovando nulla da eccepire su quanto visionato, deduco, visto che non ne fanno cenno”.

L'unico interesse che persegue il Consorzio di Gestione è la tutela dell'area protetta, attraverso una fruizione sostenibile e un coinvolgimento chiaro e trasparente degli attori locali.

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