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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Intervento/ Nessuna barriera al lungomare

Ognuno di noi in base al proprio gusto estetico, frutto sia di studi che di “educazione al bello” può giudicare il rifacimento del lungomare Regina Margherita più o meno riuscito. Per quanto mi riguarda il risultato è largamente positivo. L’immagine che mi viene in mente è quella di un salotto accogliente.

Ognuno di noi in base al proprio gusto estetico, frutto sia di studi che di “educazione al bello” può giudicare il rifacimento del lungomare Regina Margherita più o meno riuscito. Per quanto mi riguarda il risultato è largamente positivo. L’immagine che mi viene in mente è quella di un salotto accogliente; non una “passeggiata” ma un luogo di ritrovo ed aggregazione che riconsegna a Brindisi (e mi auguro non solo ai brindisini) un luogo storico e simbolico al tempo stesso. Uno spazio che rievoca il nostro passato e che da una traccia per il nostro futuro.

Ho ancora negli occhi il giungere al porto da via Colonne scendendo i gradini della scalinata Virgilio in occasione del Negroamaro Wine Festival dei giorni scorsi, con le barche pronte per la partenza della Brindisi-Corfù ben allineate e coccolate dalla banchina. Sabato sera però alla commozione è subentrato lo sgomento nel vedere delle orribili transenne a ridosso della banchina. Seduto su una delle tante panchine mi sono ritrovato ad osservare il Monumento al Marinaio attraverso le grate delle barriere.

Mi sono chiesto e continuo a chiedermi chi abbia immaginato una soluzione “architettonica” di tanta bruttura. Nel passato abbiamo visto sulla banchina orribili new jersey ed improbabili fioriere. Un amico, con cui osservavo questo orrore ha provato ad immaginare motivi di sicurezza ma insieme abbiamo ripercorso nella nostra memoria le immagini dei porti e delle passeggiate lungomare che conosciamo. In nessun ricordo abbiamo ritrovato questo scempio.

È facile immaginare (sperare) una soluzione definitiva ma ogni soluzione di separazione mi sembra una follia, un pugno in occhio. Non so di chi sia la competenza (responsabilità), Capitaneria, Comune , Autorità Portuale ma ogni obbrobrio architettonico potrebbe essere evitato utilizzando il buon senso senza neanche ricorrere al concetto di “bello” e senza sporcare il buon lavoro fatto sino ad oggi .

 

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